Giuseppe Bardone, Romildo Argentero, Renzo Massara, Mario Mercandino, Savino Molinaro, Diego Pistono, Nilo Belli e Igino Poggio: sono i “magnifici otto” che, nel lontano 1937, diedero vita al gruppo di Andorno Micca, prima con sede in via Verona poi in via Bernardino Galliari dal 1940. Poco tempo dopo si aggregarono le penne nere di Miagliano che ancora oggi fanno parte dell'attuale realtà.
Inizia così il nuovo capitolo della nostra rubrica dedicata alla storia dei nostri Alpini, in attesa dell'arrivo a Biella dell'Adunata 2025. A seguito dell'atto costitutivo, Bardone assume subito la carica di capogruppo che manterrà ininterrottamente per ben 43 anni fino al 1980, anno della sua scomparsa. Fin dai primi esordi, l'attività del gruppo di Andorno-Miagliano è frenetica, con numerose partecipazioni a manifestazioni e raduni nazionali.
Ma l'entusiasmo dura soli pochi anni: venti di guerra arrivano da est e, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, molti soci sono richiamati alle armi e, per alcuni di loro, la vita si interrompe bruscamente. Con la fine del conflitto, torna quel desiderio di normalità che accumuna tutte le comunità del paese. Gli anni '50, '60 e '70 scorrono via velocemente e vedono la consegna del cavalierato e di una splendida medaglia d'oro al capogruppo Bardone, a riconoscimento della sua appassionata e fattiva opera svolta nel corso della sua esistenza.
Con la sua scomparsa, gli succede Ugo Rapa che prosegue nel solco del suo operato. Il 28 giugno 1987 è un giorno di festa per la comunità: soprattutto, per la presenza della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, diretta dal maresciallo (nonché conterraneo) Bonessio; in tale occasione, verrà scoperto anche il cippo dedicato a tutte le penne mozze. Il fiore all'occhiello degli Alpini è l'attuale sede, situata all'interno del Parco La Salute di Andorno, realizzata grazie all'impegno di cittadini e simpatizzanti.
Oggi il gruppo, composto da 67 soci (40 Alpini e 27 tra Amici e Aggregati) è guidato da Andrea Virla, che ha raccolto l'eredità di Mario Ugolini. Al suo fianco, il segretario e tesoriere Stefano Faudella, oltre al consiglio direttivo. Inoltre, tra i soci presenti, figurano gli attuali sindaci di Andorno e Miagliano, Davide Crovella e Alessandro Mognaz. Una realtà affiatata che, ogni anno, realizza diversi appuntamenti: oltre alle cene benefiche riservate ai soci (a favore di scuole, casa di riposo e gruppo), sono organizzate diverse iniziative di volontariato con altre associazioni (tipo Domus, Piccolo Fiore, AIL e AISM) a sostegno della prevenzione e della ricerca medica. Senza dimenticare l'assistenza e il supporto agli organizzatori di manifestazioni sportive, come il Trail del Casto o la corsa podistica Biella-Piedicavallo. Infine, un occhio di riguardo viene rivolto ai giovani: in occasione dell'estate, infatti, la sede degli Alpini viene adibita a luogo ospitale dei centri estivi. Un modo per colmare la distanza e creare nuovi legami tra le nuove generazioni e i saggi dei due paesi.
Forse, in una di queste conversazioni, si è parlato di Adunata, la prima in assoluto sul nostro territorio. “Ci sentiamo tutti parte integrante di questo progetto – confida il capogruppo Virla – C'è una bella fetta di responsabilità che cade, ovviamente, su ogni Alpino biellese. C'è grande attesa per accogliere tutti coloro che verranno a farci visita. L'obiettivo è uno solo: far sì che Biella venga ricordata come una delle migliori adunate della nostra storia. Nel nostro piccolo, faremo la nostra parte. Al momento non c'è ancora alcuna conferma ma c'è il desiderio di ospitare nei nostri centri qualche gruppo proveniente da fuori regione”.