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ALPINI Adunata '25 | 06 giugno 2024, 06:50

Alpini, aspettando l'Adunata: la storia del gruppo di Vigliano: “Dal 1937 un legame sempre vivo con la nostra comunità"

In origine erano due i gruppi, poi avvenne la fusione: oggi, sono diverse le attività realizzate nel corso dell'anno, con l'obiettivo di mantenere vivo e perenne il legame con il paese e le associazioni locali.

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Alpini, aspettando l'Adunata: la storia del gruppo di Vigliano: “Dal 1937 un legame sempre vivo con la nostra comunità"

Dopo Mottalciata, Cossato e Quaregna, arriva il terzo capitolo del nostro viaggio alla scoperta dei nostri Alpini, in vista dell'Adunata 2025 a Biella. Protagonista di oggi il gruppo di Vigliano Biellese, fondato nel 1937 dal capitano Guido Alberto Rivetti, comandante del 10° Reggimento Alpini – Battaglione Mario Cucco, assieme ad una ventina di penne nere del paese: in tale occasione, Secondo Biasetti divenne il primo capogruppo di Vigliano. Ad un anno dalla sua costituzione, i soci iscritti erano ben 42.

Dopo la tragica parentesi della Seconda Guerra Mondiale, ripresero nel 1947 le attività degli Alpini presso la loro sede, situata presso la “Trattoria Antica”(conosciuta anche dalla Rosina). Nello stesso anno venne fondato il gruppo Alpini della Pettinatura Italiana, con sede nella stessa fabbrica e 105 iscritti. Le due realtà camminarono parallelamente, tra iniziative e anniversari, fino al 18 marzo 1972, data in cui avvenne la fusione, con la denominazione di Gruppo Maggiore Romualdo Sarti, in memoria del valoroso cittadino di Vigliano caduto in Russia, alla testa del Battaglione Morbegno.

Sempre nel 1972, venne ufficializzato il gemellaggio con il gruppo di Vittorio Veneto, assieme alla creazione del nuovo gagliardetto e allo spostamento della sede in via Dante Alighieri fino all'11 settembre 1983, momento in cui gli Alpini presero ospitalità nell'attuale residenza di viale Alpini d'Italia, divenuta nel tempo un importante punto di ritrovo di eventi socio-culturali per tutta la comunità. Presente alla posa della prima pietra anche l'attuale memoria storica del gruppo, l'ultra 90enne Giuliano Valenti, figura amata e stimata da tutti.

Oggi si contano 88 iscritti (tra penne nere e aggregati) e dal 2022 sono guidati da Egidio Giacoia, succeduto allo storico capogruppo Renato Fossati, da 48 anni alla testa della realtà di Vigliano. E, come tutte le penne nere, sono diverse le attività realizzate nel corso dell'anno, con l'obiettivo di mantenere vivo e perenne il legame con il paese e le associazioni locali. Come il “progetto Chernobyl”, che per 7 anni ha sostenuto le famiglie bielorusse; poi, dal 2001, si è trasformata nella tradizionale festa del gruppo, in programma come ogni anno nelle ultime due settimane del mese di giugno, eccezion fatta per l'edizione 2024, prevista dal 28 giugno al 7 luglio.

A questa, si aggiungono la fagiolata di Carnevale, la castagnata per gli alunni della scuola dell'infanzia Mazzuchetti e la castagnata per gli ospiti della casa di riposo, oltre alla piena collaborazione in altri appuntamenti del paese, come le festività di San Michele e Natale. Senza dimenticare l'apporto a “Il Biellese di Corsa”, la consueta corsa contro la sclerosi multipla, con una postazione ristoro per gli atleti in gara. Oltre alle manifestazioni, c'è spazio anche per la solidarietà e l'attenzione alla prevenzione, con iniziative a favore di AISM e della ricerca medica.

Ma il grande banco di prova sarà sicuramente l'Adunata 2025, come riportato dal capogruppo Giacoia: “Siamo orgogliosi di ospitare tutti gli Alpini d'Italia nel nostro territorio. Siamo chiamati ad una grande responsabilità e a molto lavoro ma la fatica non ci spaventa. Come gruppo di Vigliano, abbiamo intenzione di realizzare una sfilata per le vie del paese sulle note di tre fanfare che avremo l'onore di ospitare in paese nei tre giorni dell'Adunata”.

g. c.

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