Leggere notizie come queste mi fa ancora pensare che la giustizia anche se con strattoni e ritardi arriva. Per noi parenti delle vittime del tempio crematorio non sarà mai abbastanza finché non si vede la famiglia che ha portato a tutto questo in galera, e una legge adatta per evitare situazioni come la nostra, ma oggi con una sentenza così chiara e punitiva c'è finalmente l’idea di cambiamento.
Non è la cifra del risarcimento che ci allieta ma il fatto che il giudice ha rigettato in modo chiaro e poco appellabile quell’assurda richiesta fatta nei confronti del Comune .
Quella famiglia è colpevole, punto! Ha provato a difendersi, ma questa è la seconda udienza che la condanna, oltre a già tutte le prove, confessioni ed esami fatti sulle urne sono stati condannati una seconda volta.
Ora il nostro pensiero, va ai nostri cari, a cui giustizia non è stata ancora data.






















