A Bagneri la battitura delle castagne è tornata a riunire la comunità. Domenica 7 dicembre l’iniziativa si è svolta per la prima volta a Cascina Nisina, la baita acquistata dagli Amici di Bagneri per restituirle una funzione sociale e mantenere in vita tradizioni che qui fanno parte del paesaggio quanto i boschi che circondano il borgo.
La scelta della nuova sede è legata al ripristino della graa, utilizzata quest’anno per l’essiccazione: un mese intero di lavoro silenzioso, necessario per arrivare alla giornata della battitura. Fin dal ritrovo delle 8.30, volontari, abitanti e gruppi scout si sono messi all’opera senza formalità, portando avanti una tradizione antica che continua a vivere grazie al contributo di chi decide di partecipare.

La cascina, che custodisce anche i ricordi della “Mina” e del figlio Elso, resi celebri dai ritratti di Gianfranco Bini, oggi ospita il laboratorio all’aperto della scultrice Cecilia Martin Birsa. Un luogo che conserva la sua identità ma che, grazie all’associazione, sta tornando a essere uno spazio condiviso.
Dopo una mattinata dedicata interamente ai lavori, i partecipanti si sono spostati alla casa parrocchiale per il pranzo comunitario, preparato dai volontari e arricchito dai piatti portati da ciascuno. Nel pomeriggio si sono svolte la Santa Messa delle 15 e le visite all’Ecomuseo, con la sala del castagno e la graa dell’Aurelia.





























