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Music Cafè | 19 ottobre 2025, 07:20

Riascoltati per voi: Tears for Fears - Songs from the Big Chair (1985)

Con il loro primo disco, “The Hurting” del 1983, i Tears for Fears avevano già fatto intravedere il loro stile introspettivo

Riascoltati per voi: Tears for Fears - Songs from the Big Chair (1985)

Riascoltati per voi: Tears for Fears - Songs from the Big Chair (1985)

Carissimi lettori, benvenuti al trentasettesimo appuntamento con la rubrica settimanale “Riascoltati per voi”. Oggi torniamo nel cuore degli anni ottanta, più precisamente facciamo un salto nel 1985: tra giacche oversize, sintetizzatori e videoclip che passavano in loop su MTV. L’album che ci accompagna oggi è “Songs from the Big Chair” dei Tears for Fears, un disco che li ha consacrati con un successo mondiale. 

Nel 1985, avevo appena sette anni, ovviamente non posso dire di aver vissuto in diretta l’esplosione di quest’album, ma ricordo bene come, negli anni successivi, certe canzoni dei Tears for Fears fossero ovunque: nelle radio, nei supermercati, persino come sigle televisive. Crescendo, riascoltandole, ho capito che non erano solo “canzoni orecchiabili da anni ’80”, ma piccoli capolavori. 

Con il loro primo disco, “The Hurting” del 1983, i Tears for Fears avevano già fatto intravedere il loro stile introspettivo. Ma fu con “Songs from the Big Chair” che Roland Orzabal e Curt Smith esplosero sulla scena internazionale. L’album arrivò al numero uno della classifica americana di Billboard e rimase lì per cinque settimane: un risultato che per una band inglese dell’epoca non era affatto scontato. L’album fu registrato con grande cura dei dettagli sonori: i sintetizzatori e le batterie elettroniche furono bilanciati in modo da non coprire mai la melodia, creando un sound caldo ma moderno, che ancora oggi non suona per nulla “vecchio”.

All’interno di “Songs from the Big Chair”, si possono ascoltare brani a dir poco indimenticabili: “Shout”, brano caratterizzato da un ritornello che ha fatto da colonna sonora a intere generazioni. Per non parlare di “Everybody Wants to Rule the World”, molto probabilmente il loro brano più conosciuto. Come non citare la bellissima e romantica “Head over Heels” o l’energica e sperimentale “Mother’s Talk”. 

Prima di dare il via alla musica, vi invito a riflettere su "Songs from the Big Chair". Questo non è solo un disco, è un'esperienza che fonde ritornelli indimenticabili con una profonda sensibilità. È il perfetto esempio di un album che ha fatto la storia e che non ha perso un grammo della sua forza originale

I miei brani preferiti sono: "Shout", "Everybody Wants to Rule the World", "I Believe" e "Head over Heels".

Voto: 9

Tracce: 

1) Shout — 6:32

2) The Working Hour — 6:30

3) Everybody Wants to Rule the World — 4:10

4) Mothers Talk — 5:09

5) I Believe — 4:53

6) Broken — 2:38

7) Head over Heels — 5:01

8) Listen — 6:48. 

Durata: 41 minuti.

Formazione:

- Roland Orzabal — voce, chitarre, tastiere, synth bass,, pianoforte

- Curt Smith — voce, basso, synth bass

- Ian Stanley — tastiere, programmazione e arrangiamenti 

- Manny Elias — batteria

Mi piacerebbe davvero conoscere le vostre impressioni! Condividete con me i vostri pensieri non solo su "Songs from the Big Chair”, ma anche sui Tears for Fears e sull'impatto che la loro musica ha avuto sulle vostre vite. Ogni opinione è un pezzo in più di questa grande storia musicale che ci unisce.

Alla prossima tappa del nostro viaggio musicale!


 

Andrea Battagin

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