Benvenuti nel diciannovesimo appuntamento con “Riascoltati per voi”. Il nostro viaggio prosegue ferrato: questa settimana, vi riporto alla luce un album fondamentale che ha lasciato un'impronta indelebile su una generazione di appassionati di indie-rock: "Silent Alarm" della talentuosa band britannica Bloc Party. Pubblicato ben vent’anni fa, questo lavoro discografico si è imposto con la sua vibrante energia, ridefinendo i confini sonori della scena alternativa del Regno Unito grazie a una sapiente combinazione fra ritmi incalzanti e “schitarrate” potenti e penetranti.
Quando uscì nel febbraio del 2005, "Silent Alarm" fu accolto come una boccata d'aria fresca in un panorama musicale che sembrava aver perso un po' di mordente. I Bloc Party arrivarono con un sound energico e moderno, che combinava una straordinaria intensità di post-punk e se avete vissuto quel periodo in quanto teenager (o giù di lì!), ricorderete bene l'esplosione della scena indie inglese: mi basta citarvi alcuni capisaldi come i Franz Ferdinand, gli Arctic Monkeys o i Kaiser Chiefs. Ma i Bloc Party avevano qualcosa di diverso: il loro suono era più malinconico e molto più emotivo rispetto alle altre band.
L’album ha una serie di brani che, a mio modesto parere, sono a dir poco fantastici. Il disco si parte forte con "Like Eating Glass”, attraverso quella batteria martellante, i riff di chitarra e la voce di Kele Okereke, è un vero e proprio pugno allo stomaco. Si passa poi per “Helicopter”, pezzo frenetico, quasi isterico, che ti trascina in un vortice di energia pura. "Banquet" è il brano simbolo della band, con il suo groove irresistibile e il riff di chitarra quasi ipnotico, è un brano che mi piace ascoltare a tutto volume!. Ma ci sono anche momenti più riflessivi, come "Blue Light”, “This Modern Love”, ”So Here We Are” e “Compliments”, che mostrano il lato più intimo del gruppo.
Questo disco l’ho scoperto quasi per caso su MTV, proprio con il video del singolo “Banquet”, mi è però bastato poco per adorarlo. In questi anni, l’ho ascoltato centinaia e centinaia di volte e ad ogni nuovo ascolto è capace di evocare ricordi e sensazioni di quell’epoca. Riascoltarlo vent’anni dopo, mi rendo ancora conto di quanto fossero avanti i Bloc Party rispetto alle altre band della loro generazione.
Concludo con un semplice consiglio: "Silent Alarm" è un album che merita di essere riscoperto, non solo per la sua importanza nel suo genere, ma perché continua a suonare attuale. Se invece lo conoscete già, beh... sapete cosa fare: alzate il volume a palla e lasciatevi travolgere ancora una volta!
I miei brani preferiti sono: tutti, veramente, non scherzo! Credo sia uno dei pochi album che mi piacciono tutte le canzoni dalla prima all’ultima!
Voto: 10
Tracce:
1) Like Eating Glass – 4:20
2) Helicopter – 3:40
3) Positive Tension – 3:54
4) Banquet – 3:22
5) Blue Light – 2:47
6) She’s Hearing Voices – 3:29
7) This Modern Love – 4:25
8) The Pioneers – 3:35
9) Price of Gasoline – 4:19
10) So Here We Are – 3:53
11) Luno – 3:57
12) Plans – 4:10
13) Compliments – 4:40
Durata: 50 minuti.
Formazione:
Kele Okereke - chitarra e voce
Russel Lissack - chitarra
Matt Tong - batteria
Gordon Moakes - basso
Mi piacerebbe davvero conoscere le vostre impressioni! Condividete con me i vostri pensieri non solo su "Silent Alarm” ma anche sui Bloc Party e sull'impatto che la loro musica ha avuto sulle vostre vite. Ogni opinione è un pezzo in più di questa grande storia musicale che ci unisce.
Alla prossima tappa del nostro viaggio musicale!