Da diverso tempo Osapp, una delle organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria segnala, ai fini dell’adozione dei debiti correttivi, le molteplici carenze e le disfunzioni che purtroppo caratterizzano le attuali modalità di fornitura e sostituzione degli effetti di vestiario facenti parte della dotazione ordinaria degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Che tali gravi problemi riguardino il S.A.D.A.V. centrale (Servizio di Approvvigionamento e Distribuzione Armamento e Vestiario) che non fornisce, anche a Biella, e soprattutto non sostituisce gli indumenti usurati o che invece detto altissimo livello di disorganizzazione sia riferibile alle articolazioni regionali/periferiche di tale articolazione non è al momento ben chiaro ma, comunque, è certo che questa Amministrazione centrale, per fornire le debite risposte alle ripetute doglianze non dovrebbe chiede informazioni all’organo “incriminato” invece che provvedere diretti accertamenti. Inutile sottolineare, infatti, che l’attività di verifica posta sino ad oggi in essere, ad avviso di questa O.S., a quella di chi per saggiare la qualità di un vino ne chiede notizie all’oste che lo mesce.
In ogni caso, quanto sta accadendo nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta in particolare e in generale sull’intero territorio nazionale, riguarda le carenze o addirittura l’assenza di forniture e/o di rinnovi in ordine: alle uniformi operative omnistagionali; alle uniformi operative invernali che sembrerebbe non abbiano passato il collaudo e che sono state consegnate solo ad alcuni agenti degli ultimi corsi proprio per farle collaudare; alle uniformi operative estive per gli ultimi corsi non sono mai giunte; a tutte le uniformi operative estive taglia Drop-C dalla 44 alla 50 (mai giunte); agli anfibi (stivaletto operativo omnistagionale) .
