«Per me arrivare qui è un successo: ci sono stata anche io in quel reparto...»: il senso della Corsa della Speranza forse è tutto nelle parole della donna che, appena raggiunto il traguardo, si è voltata con un sorriso e le braccia alzate. «È il mio terzo anno alla corsa» ha raccontato. «Il primo sono arrivata fianco a fianco con il dottor Leone. Questa volta l’ho preceduto: vuol dire che le cure sono state buone». Francesco Leone, il direttore di oncologia dell’ospedale di Biella, ha scoperto la storia poco dopo e, con ancora un po’ di fiatone per i sei chilometri appena percorsi, ha sorriso anche lui.
Insieme a loro la mattina di domenica 14 settembre si sono schierati sulla linea di partenza di via Malta 3 in più di settecento: il dato è ancora ufficioso, ma sono andate esaurite in anticipo le magliette da collezione che facevano parte del pacco gara che erano, appunto, settecento. Come di consueto tutte le età e tutti i livelli di allenamento si sono ritrovati per una giornata che ha saputo tenere insieme sport e solidarietà: Eleonora, un anno e mezzo, ha tagliato il traguardo con il suo numero di pettorale fieramente al collo per mano al papà. E poco dopo un applauso ha accolto Gianni Ceccon, fedelissimo della Corsa della Speranza e del podismo biellese, 92 anni e una carica di entusiasmo contagiosa.
E come non menzionare Isabel e Aurora, 5 e 6 anni, che non si sono accontentate di essere spettatrici ma hanno percorso tutto il tracciato accanto ai familiari, senza nemmeno stancarsi troppo dato che, subito dopo, hanno continuato a correre e giocare. A proposito di giovane età, ha 13 anni appena il più veloce sul traguardo: Thomas Zecchini, già tra i migliori d’Italia nelle gare giovanili di triathlon con i colori del Valdigne. La prima tra le donne, in una giornata che non ha visto comunque compilare classifiche, è stata come l’anno scorso Valentina Menonna e, come l’anno scorso, il suo primo premio è stato l’abbraccio dei figli tifosi. La giornata di festa è stata animata dalla voce del podista e consigliere comunale Mario De Nile, portacolori dei Taparun, oltre che ideatore del calendario e del passaporto delle corse solidali.
Chi si è iscritto alla manifestazione del Fondo Edo Tempia ha aggiunto un timbro al tesserino che, a fine stagione, metterà in palio riconoscimenti per chi ne ha collezionati almeno dieci ai vari eventi podistici che fanno beneficenza. A portare il saluto ufficiale sono arrivate le consigliere regionali Elena Rocchi ed Emanuela Verzella. Luca Zani, presidente del consiglio comunale di Biella, era tra i concorrenti e si sarebbe cimentato in gara anche il sindaco Marzio Olivero, se non fosse stato frenato da un problema fisico. Per lui, dopo il saluto ufficiale, c’è stato il compito di dare il via. È stata anche una domenica di sorprese, quella per la presidente del comitato organizzatore Anna Rivetti, che proprio il 14 settembre compie gli anni, con la gratitudine e il mazzo di fiori consegnatole dalla presidente della Fondazione Tempia Viola Erdini. E quella musicale: alla lotteria che ha distribuito premi tra i partecipanti, uno dei vincitori è stato Joe Bonfante, voce delle Schegge Sparse. Dalla postazione del dj Roberto Speziale è partita “Urlando contro il cielo” di Ligabue e Bonfante ne ha accennata una strofa tra il battimani dei presenti.
«Grazie di cuore a chi ha partecipato e alle tante persone che hanno dato una mano, senza le quali non sarebbe possibile organizzare questa festa» sono state le parole di Anna Rivetti. E l’elenco della gratitudine è lungo: comincia dalle volontarie e dai volontari del Fondo Edo Tempia, prosegue con quelli del Panathlon sempre presenti e con gli allievi del liceo sportivo dell’Itis presentatisi di buon’ora per mettersi al servizio dell’organizzazione, assieme agli sponsor e tutti coloro che hanno donato i premi della lotteria.

























