La “passeggiata alle Salvine” è un appuntamento annuale che fa incontrare escursionisti e Amici di Bagneri con la gente della montagna, quindi non solo una escursione tra prati ed alpeggi, considerati tra i più belli del biellese, ma una occasione di amicizia e solidarietà.
Accolti sul piazzale sopra Bagneri, il gruppo, inizialmente di una cinquantina di persone, è stato accolto da Filippo Badone e Maurizio Bertoglio, a nome dell’associazione Amici di Bagneri, per mettersi in marcia risalendo la strada della Salvine di Graglia. Il percorso, senza particolari difficoltà, ha consentito di osservare numerose baite e cascine, di ammirare la meravigliosa fioritura primaverile dei prati con narcisi, genzianelle e orchidee, o semplicemente i coloratissimi fiori dei pascoli, quelli che danno il gusto inconfondibile alle tome prodotte in alpeggio. Attraversato su un ponticello il rio Bagneri che segna il confine amministrativo tra i comuni di Graglia e Muzzano, il gruppo si è diretto verso il Roc Bianc e da lì verso la Cascina Mujetta, a 1285 metri, un po’ defilata e affacciata verso la valle dell’Elvo.
Qui già dal mattino presto alcuni volontari “bagneresi-doc” (in particolare Daniele Valcauda e Domenico Anselmetti) erano al lavoro per preparare la polenta concia. Nel frattempo, sono arrivati altri escursionisti e “gente delle Salvine”, raccogliendo così in tutto un centinaio di persone. Con l’aiuto di un gruppo di scout che hanno partecipato alla passeggiata dopo aver pernottato alla casa scout di Bagneri, è stato preparato l’altare da campo, dove padre Giovanni Gallo, parroco di Bagneri, ha celebrato la Santa Messa, e con l’occasione anche dato la “benedizione della casa” a baite e pascoli ma soprattutto alla gente del luogo. Nella messa, un richiamo di padre Giovanni dal Vangelo del giorno: “Dio non fa cose nuove, ma FA NUOVE tutte le cose. Il "come" è attraverso il comandamento nuovo: amatevi COME io vi amo”.
Dopo il saluto di Francesco Brusasca degli Amici di Bagneri, e venuta l’ora della polenta; tutti hanno apprezzato il tradizionale piatto montanaro, con formaggio e burro di cascina, proposto dai volontari insieme a un bicchiere di vino. Non c’è fretta, si mangia in compagnia tra amici soliti e altri incontrati nell’occasione, per poi tornare a valle in autonomia, basta seguire il sentiero e poi la strada bianca che tornano al punto di partenza sul Tracciolino.
Per chi ha voluto, a Bagneri alle 16 Sara Zoccali ha accolto chi ha voluto visitare l’ecomuseo della civiltà montanara, un’anteprima della stagione della Rete Museale Biellese che inizierà fra poche settimane.
Gli Amici di Bagneri ringraziano tutti i partecipanti a nome anche della Parrocchia e di tutti i montanari della zona, i “padroni di casa” che hanno apprezzato questo momento di incontro e amicizia.