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CRONACA | 23 luglio 2024, 06:50

La truffa arriva sul telefono, casi anche a Biella: ecco alcuni utili consigli

Spesso i truffatori si spacciano per parenti: la fretta è cattiva consigliera, è sempre bene verificare prima di lasciare i propri dati.

truffa telefono

La truffa arriva sul telefono, casi anche a Biella: ecco alcuni utili consigli (foto di repertorio)

Sebbene sia in voga già da anni, anche a Biella sta prendendo piede una truffa che si consuma tutta via SMS/Whatsapp sugli smartphone.

Per rendere più semplice la spiegazione con gli esempi, definiamo gli attori in gioco con:

VITTIMA – colui che ha ricevuto il messaggio truffa;

TRUFFATORE – colui che di fatto sta cercando di truffare “VITTIMA”;

FIGLIO – colui che “TRUFFATORE” cerca di impersonare per ingannare “VITTIMA”.

Alla VITTIMA arriva un messaggio (SMS o WhatsAPP sono i sistemi più diffusi) che, presentandosi come il FIGLIO, (o anche il fratello, l’amico), dichiara di avere un qualunque problema e di avere urgente bisogno di soldi. Il messaggio potrebbe essere simile a questo: “Ciao papà mi hanno disattivato la linea ti sto scrivendo da un altro numero, ho bisogno urgente di soldi per favore manda €€€ a questo IBAN. Non richiamare non posso rispondere” Ovviamente il testo potrebbe essere diverso, magari “TRUFFATORE” scrive che il telefono è stato rubato/smarrito/rotto, ma la sostanza è la stessa: viene chiesto di inviare soldi con urgenza.

Un genitore un po’ apprensivo si sentirebbe in dovere di procedere quanto prima mandando i soldi al figlio… ragionandoci però, c’è tutto il tempo che si vuole per fare alcune verifiche. Quali sono i punti che ci consentono di capire che siamo stati bersagliati da un truffatore? Il messaggio arriva da un numero sconosciuto, il mittente chiede di non essere richiamato… nel dubbio una chiamata o un messaggio al numero corretto di FIGLIO potrebbe fermare immediatamente tutti i dubbi. Spesso l’italiano non è dei più corretti ma siamo ormai abituati ai vari strafalcioni che il correttore automatico crea per cui, probabilmente, non si da importanza a questo aspetto.

Spesso il messaggio arriva da un numero estero, per cui, se FIGLIO non si trova all’estero diffidare immediatamente da questa comunicazione. Ancor più spesso l’IBAN verso cui fare il bonifico non è un IBAN italiano, quindi se FIGLIO non si trova proprio nel paese dell’IBAN, diffidare ulteriormente. Perché quindi possiamo prendercela comoda? Un bonifico internazionale, diversamente da quello nazionale, è meno veloce per cui ci vogliono anche quattro giorni lavorativi affinché venga ricevuto.

Consapevoli di queste tempistiche, si possono tranquillamente aspettare alcune ore per contattare FIGLIO e chiedere conferma… Attenzione però ad una eventualità: se per caso TRUFFATORE fosse riuscito a prendere possesso del WhatsApp di FIGLIO, con la truffa di cui avevamo parlato in questo articolo: https://www.newsbiella.it/2021/08/14/leggi-notizia/argomenti/attualita-1/articolo/la-truffa-arriva-su-whatsapp-attenzione.html

La VITTIMA riceverebbe un messaggio proprio dal numero di FIGLIO ma, anche in questo caso, la possibilità di verificare c’è ed è molto semplice: TRUFFATORE ha preso il controllo ESCLUSIVAMENTE del sistema di messaggistica, una telefonata classica (non su WhatsApp) fugherebbe, anche in questo caso, tutti i dubbi. Per concludere, ricordiamoci sempre che la fretta è sempre più spesso, cattiva consigliera. Per quanto critica ed urgente possa sembrare una situazione, prendere un po’ di tempo per riflettere e fare le opportune verifiche, permetterà di non cadere nell’ennesima subdola truffa.

Leonardo Buffa, da anni consulente della Polizia Postale, oggi in forza ad una società di consulenza del territorio

Leonardo Buffa

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