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COSTUME E SOCIETÀ | 26 novembre 2023, 09:00

Lo scatto 'impossibile' del Monviso che spunta dal mare immortalato dalla Toscana

L'immagine è di ieri, giovedì 23 novembre, realizzata da Fabio Longaron, non nuovo a questo tipo di fotografie. il Re di Pietra visibile da 270 chilometri. C'entrano le ottimali condizioni meteo e la giusta attrezzatura. Come conferma l'autore non c'è utilizzo di Photoshop

monviso scatto

Lo scatto 'impossibile' del Monviso che spunta dal mare immortalato dalla Toscana

Ancora uno scatto “impossibile” per Fabio Longaron, giovane fotografo toscano innamorato del nostro Re di Pietra. La foto del 24enne di Piano di Mommio (comune a pochi chilometri da Viareggio, in provincia di Lucca) è stata scattata ieri, giovedì 23 novembre, al tramonto.

La distanza dal Monviso è cospicua (circa 270 chilometri), ma le condizioni meteo erano ottimali per poter immortalare la riconoscibilissima sagoma  del monte da cui nasce il fiume Po. E così, ancora un volta, il Re di Pietra fa capolino tra il Mar Tirreno e il Mar Ligure. E tutto senza l’utilizzo di Photoshop.

Come più volte raccontato su Targatocn.it Fabio ha una profonda passione per la fotografia e studia Scienze Naturali e Ambientali a Pisa, dove si specializzerà in Meteorologia. Conosce bene, quindi, quelle che sono le condizioni meteo ideali per far sì che il monte simbolo della provincia Granda possa affiorare magicamente dal mare. In primis occorre che ci sia una giornata limpida, sgombra da nubi e particolarmente fredda.

Per vedere, però, oggetti collocati a così lunga distanza bisogna attendere il giusto tempo: 15 minuti dopo il tramonto, il momento ideale in cui la luce aumenta il contrasto con i soggetti e permette di ammirare punti lontani. Occorre poi avere un’ottica lunga (negli ultimi scatti Fabio ha sempre usato un Tamron transfocale 70-300) e poi un semplice ritaglio di immagine e... voilà, la magia è completata. Ecco spiegato come è possibile vedere fuoriuscire il Monviso dal mare.

In questa occasione lo scatto è stato fatto nei pressi dei ripetitori di Pedona, nel lucchese, precisamente sulle colline di Camoiere.

Dal corrispondente di Cuneo

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