Era stato parroco della Riviera di Zubiena fin da quando ero bambino. Mi ha accompagnato, con il suo stile esigente e burbero ma pieno di affetto e interesse, al sacerdozio e mentre mi poneva le vesti sacre all ordinazione vedevo nei suoi occhi una gioia e una luce speciale, anche un po’ di soddisfazione. Mi ripeteva sovente: “sei l’unico sacerdote della Riviera”. Era molto esigente, prima di tutto con se stesso, ma anche molto umile e viveva all essenziale. Amante dello sport e della montagna , guidava - fin dagli anni delle medie alla Marconi di Biella - la gita sulla neve, essendo anche buon sciatore. Negli anni aveva coltivato anche l’aeromodellismo e letture di scienza e tecnologia. La sua vocazione, amava ricordare, era stata “vagliata” anche da Padre Pio del quale ha costituito gruppi di preghiera.
In questi anni - diventando confratelli- mi aveva chiesto molte volte dei consigli, e forse ero uno dei pochissimi che poteva infrangere la sua essenziale privacy. Ancora un mese fa circa abbiamo fatto una piccola chiacchierata sulla porta della casa, quando il caldo lo appesantiva già: lucidissimo nei giudizi e cosciente di poter dare il dispiacere di non poter riuscire a servire la comunità come avrebbe voluto perché gli venivano a mancare le forze.
Un aspetto che porterò come insegnamento è la sua simpatia e sagacia. Sapeva riderci sopra in ogni situazione sdrammatizzando. Riposi pace