Il fenomeno delle farmacie online è uno dei più interessanti degli ultimi anni. Legali dal 2015 in Italia, hanno vissuto la vera svolta con lo scoppio dell’emergenza sanitaria e l’effettiva impossibilità di uscire per recarsi ad acquistare medicinali e integratori.
Portali che permettono di comprare, oltre ai supplementi, SOP e OTC, farmaci che non richiedono la prescrizione del medico, ma anche dispositivi medici, solari e numerosi altri prodotti legali al benessere, sono cresciuti, quest’anno, con un ritmo meno sostenuto rispetto a quelli precedenti.
I numeri, in ogni caso, sono di tutto rispetto. Nel corso dei primi quattro mesi del 2023, sono state complessivamente 77 le farmacie e le parafarmacie che hanno ottenuto l’autorizzazione dal Ministero della Salute a vendere i propri prodotti online.
A portale alla luce questi numeri è un recente report di Farmakom che, per conto di Pharmacy Scanner, ha passato in rassegna i registri del Ministero. Dal 2016 al 2022, le nuove autorizzazione di farmacie con le carte in regola per vendere online sono aumentate con un tasso di crescita medio annuo vicino al 35%.
Come già accennato, i numeri migliori si sono visti tra il 2020 e il 2021, in piena pandemia. In questo caso, il tasso è stato addirittura a tre cifre e pari al 269%. Alla fine di aprile di quest’anno, erano 1379 le realtà del mondo della farmacia a essere autorizzate dal Ministero a vendere online SOP, OTC - i farmaci da banco - integratori, prodotti per i bambini, dispositivi medici, solari e cosmetici, giusto per citare alcuni dei tasselli che compongono un’offerta commerciale molto ampia.
Molto ampia e, soprattutto, caratterizzata da un prezzo concorrenziale rispetto a quello delle farmacie fisiche. Viviamo in un periodo di crisi e la possibilità di pagare fino al 28% in meno farmaci senza obbligo di prescrizione - alcuni di essi, come per esempio gli antidolorifici, sono spesso necessari ogni giorno - è un vantaggio innegabile.
Gli utenti lo stanno sfruttando al massimo e a dimostrarlo ci pensano i numeri in crescita del giro d’affari delle farmacie online dal 2021 al 2022. Come reso noto dal provider IQVIA all’inizio di quest’anno, è infatti cresciuto del 24%, raggiungendo e superando i 673 milioni di euro.
Ormai non sussiste più la problematica delle restrizioni sociali e, di riflesso, si sono affacciati altri driver. Tra questi rientra, come abbiamo appena specificato, il risparmio. Da non dimenticare sono la riservatezza e la possibilità di scegliere fra i prodotti di numerosi brand.
Farmacie online: in quali Regioni si trovano le sedi fisiche?
Quando si parla di farmacie online in Italia, è interessante notare il forte squilibrio di distribuzione delle sedi fisiche. La maggior concentrazione, alla fine del primo quadrimestre 2023, si poteva apprezzare in Campania, con 263 esercizi con la regolare autorizzazione a vendere online.
Secondo posto per Lombardia, con 162, e terzo per il Lazio, con 137. Quest’ultima Regione è degna di nota perché ospita la sede di una delle catene che dominano il mercato, ossia la farmacia doctor max online.
In merito alla distribuzione delle quote di mercato, è doveroso sottolineare che, anno dopo anno, ad avere la posizione più vantaggiosa sono soprattutto le grandi catene, che hanno l’indiscusso pro delle sedi fisiche presenti in tutto il territorio.
Anche se il web ha cambiato radicalmente l’approccio agli acquisti di integratori e farmaci senza obbligo di prescrizione medica - abbiamo citato solo due fra i tantissimi prodotti che possono essere comprati presso le e-farmacie - c’è ancora chi considera l’interazione diretta con il farmacista come un motivo di sicurezza prezioso.
Ecco perché, nel momento in cui c’è la possibilità di passare in rassegna i prodotti in rete e di acquistare fisicamente, si tende spesso a scegliere l’appena descritta modalità ibrida.
Tornando alla distribuzione delle farmacie online in Italia, citiamo il quarto posto del Piemonte, con 131 esercizi. L’Emilia Romagna, invece, si trova in quinta posizione e ne ha 109.
Questi numeri sono dovuti a un aspetto molto semplice: la scelta, molto intelligente a livello imprenditoriale, di cavalcare un’onda che, nel 2015 - 2016, era al suo inizio. Per contro, si tratta di una situazione opposta rispetto a quella di Regioni come la Basilicata, il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige, il Molise, la Valle d’Aosta.
Nella prima Regione citata, alla fine di aprile 2023, erano 19 le farmacie e le parafarmacie online regolarmente autorizzate. Nell’ultima, invece, solo due.
Il confronto con gli scorsi anni
Come già accennato, sono state 77, nei primi quattro mesi di quest’anno, le nuove autorizzazione per vendere online rilasciate a farmacie e parafarmacie. Se si confronta questo dato con quello del 2022, si possono notare dieci unità in meno. L’anno scorso, infatti, alla fine di aprile erano state solo 67 le nuove e-farmacie presentate in rete.
Il 2022 si è concluso con 188 nuove autorizzazioni. Entrando nel vivo di questi numeri, ricordiamo che 135 richieste sono arrivate da farmacie, mentre le restanti 53 da parte di parafarmacisti.