Il titolo evocativo “Suoni emozionali antichi” è stato scelto per indicare non solo la natura musicale di particolarissimi contenuti timbrici ma soprattutto per sottolineare il riferimento storico alle sonorità di 2500 anni fa, raramente proposte al pubblico, che hanno dato avvio al percorso della nostra tradizione musicale occidentale.
La Grecia antica è il luogo principale dello sviluppo delle arti attraverso la mousikè e proprio da quella cultura sono nati gli strumenti musicali che si potranno ascoltare nel concerto, spesso solamente osservati nelle raffigurazioni pittoriche e vascolari senza la possibilità di comprenderne le caratteristiche esecutive. In questa occasione queste straordinarie e fedeli riproduzioni di reperti archeologici originali - ricostruiti tra collaborazione di ricercatori e docenti dell'Università di Atene ed uno studio di Rossano Munaretto su una replica di Tibia obliqua di epoca romana custodita al British Museum di Londra, raro e inedito strumento destinato ai riti dionisiaci – daranno vita ad un percorso musicale attraverso l'esecuzione di frammenti originali di epoca ellenistica e romana e composizioni appositamente ispirate alla poesia e lirica greca-romana.
I modelli strumentali sono: Lira (V. sec. a.C.), Syrinx, Tibia obliqua (II sec.a.C.), Cetra (I sec.a.C.), Plagiaulos (I sec.a.C.).
“Suoni emozionali antichi” non è propriamente un concerto nella forma classica ma piuttosto un percorso sonoro e narrativo che sorprenderà il pubblico per le straordinarie potenzialità degli strumenti musicali presentati, per le espressività timbriche, per le abilità tecniche dimostrate nel corso delle esecuzioni dal vivo.





















