“Il mio punto di vista”, la pallacanestro secondo Massimo Angelico, Presidente di Pallacanestro Biella e parte della società da oltre 15 anni.
19:00 circa, Biella Forum, i ragazzi dell’under 16 stanno cominciando a scaldarsi in vista dell’imminente derby contro PMS, siamo seduti a bordo campo, tribuna stampa, si chiacchiera alla ricerca di spunti interessanti ma gli occhi guizzano spesso verso il campo attratti dal rumore dei palloni e dai movimenti dei giocatori. È difficile descriverlo, ma si percepisce, anche se si tratta “solo” di basket giovanile, l’effetto magnetico che la palla a spicchi eserciti su Massimo, indipendentemente dal livello o dagli interpreti in campo.
“Mi sono avvicinato alla pallacanestro già a scuola – esordisce – all’epoca facevo un po’ di tutto, pallavolo, tennis, calcio e basket… ogni tanto andavo a vedere le partite della Lana Gatto, ma ero un appassionato di sport in generale, guardavo e guardo tutt’ora Sci, Formula 1, Calcio e ovviamente basket. Ricordo di quanto apprezzassi la Virtus di Danilovic, una squadra fortissima".
Però, nel suo percorso sul territorio, non c’è stato subito il basket…. “Esattamente, fu quando finì la sponsorizzazione con la Biellese che Alberto Savio mi chiamò proponendomi di entrare a far parte della famiglia di Pallacanestro Biella, di comune accordo con mio fratello Alberto e con l’aiuto di un gruppo di investitori da noi coinvolto, decidemmo di partecipare valutando soprattutto la bontà dell’impatto sociale che la società aveva sul territorio”.
Ma non è diventato subito presidente… “Ho intrapreso un “apprendistato” lungo oltre 10 anni, nel quale ho imparato a capire le dinamiche che governano un CDA di una squadra sportiva, il modo di comportarsi nelle situazioni che si presentano”.
Sicuramente l'anno è stato un banco di prova non da poco nella gestione di società e membri del CDA… “È un anno probante sotto molti aspetti, siamo ripartiti con una squadra nuova, un general manager nuovo, un allenatore nuovo. Abbiamo assemblato i pezzi in meno tempo di quanto normalmente si fa, abbiamo affrontato un inizio di stagione difficile, un taglio e successivamente un infortunio. Ciò che mi sento di sottolineare è però l’unità con cui abbiamo affrontato tutte queste sfide. Siamo stati decisi nel proseguire per la strada che avevamo tracciato in estate, coach Carrea è stato bravo a tenere le redini di un gruppo in un momento che, per ambiente, sembrava fosse tutto da rifare, Michele è stato molto psicologico, ha capito come motivare i ragazzi e il processo di crescita ha seguito il suo naturale andamento dandoci la squadra che vediamo oggi, dove ognuno da il suo contributo alla causa”.
Parliamo dunque di questa stagione, turbolenta, ma che sembra aver preso la direzione giusta: "Abbiamo fatto e vinto delle scommesse, come diceva sempre Gabriele Fioretti, quando rinnovi una squadra come abbiamo fatto noi, è possibile crescere solo con il lavoro.
De Vico sembra il manifesto perfetto di questa affermazione, partito come promessa, è oggi un giocatore che vale un americano: “Esatto, ma il discorso lo possiamo allargare su tutto, squadra, staff e ovviamente i tifosi che hanno supportato il processo con il loro sostegno incessante”.
Del futuro non vuole parlare, non ancora. L'addio del vice presidente Francesco Montoro e le varie ipotesi societarie che si stanno delineando sono in fase embrionale. Prima c'è da conquistare la salvezza in Lega Due, quasi arrivata grazie ad un super girone di ritorno.
Angelico, però, si coccola i suoi giovanissimi campioni, che stanno ottenendo grandi successi. Oltre alla prima squadra, infatti, va sottolineato l’andamento delle giovanili: “Stiamo ottenendo risultati oltre le previsioni - conferma il presidente - ma ciò che voglio sottolineare è di come i nostri sforzi non si concentrino solo sul lato cestistico ma anche sul profilo umano e culturale del giocatore. Cerchiamo di crescere ragazzi che siano consapevoli che oltre al basket la vita offre altro e che lo sport può fare da vera e propria palestra per prepararli a ciò che sta fuori dal campo. In questo, ovviamente, è fondamentale avere una responsabile come Danna, che fonda il suo lavoro proprio su questo aspetto”.
Chiudiamo con i tifosi, altro capitolo che le sta molto a cuore: "Mi piace pensare che una tifoseria coinvolta, nel rispetto dei ruoli, nella vita di squadra sia una componente molto importante. Qui a Biella abbiamo la fortuna di avere degli Ultras che supportano costantemente la squadra e che hanno un rapporto ottimo con la società, penso che molte squadre, la Fortitudo Bologna, Cantù mi vengono in mente, siano così importanti anche perché possono contare su un tifo organizzato presente".






















