La Quarta sezione penale della Corte d’Appello di Torino ha confermato, l’altro ieri, martedì 19 luglio, la condanna a otto mesi di reclusione a carico di Ion Nicolin, 40enne impresario edile di origini rumene, residente a Cavaglià. L’uomo era accusato di lesioni nei confronti dell’allora fidanzata. I fatti risalgono al 6 novembre del 2014. I due si trovavano in un albergo di Carisio, dove erano soliti trascorrere qualche ora insieme. Qui, lei aveva chiesto aiuto al personale dell’hotel, a cui aveva raccontato di essere stata percossa. Trasportata in ospedale, le era stato diagnosticato un grave trama cranico. Interrogata dalle Forze dell’Ordine, aveva detto che Ion Nicolin l’aveva portata a Salussola, in un bosco, e picchiata, prima di raggiungere l’albergo. Il 40enne era stato già riconosciuto colpevole in primo grado e condannato a 8 mesi di reclusione, sentenza ora confermata. Confermato anche il risarcimento dei danni ai genitori della ragazza, che erano assistiti dall’avvocato Francesco Alosi.
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