Nella seduta del Consiglio Comunale di giovedì scorso, 27 novembre, è stata approvata all’unanimità la mozione proposta dalla consigliera Erika Vallera, capogruppo di Candelo nel Cuore, per l’adozione del linguaggio inclusivo nelle comunicazioni del Comune. La proposta, che segna un passo importante verso la modernizzazione e l'equità dell'istituzione comunale, mira a superare le discriminazioni linguistiche nel linguaggio amministrativo.
Il testo della mozione sottolinea l’importanza del linguaggio come strumento di costruzione del pensiero, che gioca un ruolo fondamentale nel plasmare la percezione collettiva delle questioni sociali. L’uso consapevole e inclusivo del linguaggio contribuisce a creare una società più equa e rispettosa della diversità. La mozione non solo si allinea con i principi di parità e di uguaglianza sanciti dallo Statuto comunale e dalle normative nazionali e europee ma risponde anche all'esigenza di adottare un linguaggio che rappresenti tutte le persone, al di là delle distinzioni di genere.
L'impegno preso è di garantire l’adozione del linguaggio inclusivo nelle pratiche amministrative del comune di Candelo. Partendo dall'eliminazione del maschile sovraesteso ma anche l'uso di font ad alta leggibilità per agevolare chi ha difficoltà legate, ad esempio, alla dislessia. L’introduzione di un programma di formazione culturale e linguistica per il superamento del divario di genere nel linguaggio amministrativo, da attuare nei piani di formazione per le risorse umane dell’Ente. Nei prossimi mesi si procederà anche ad una revisione dello Statuto del Comune di Candelo per renderlo coerente con le linee guida del linguaggio inclusivo.
Così commenta Erika Vallera, consigliera delegata alle Pari Opportunità: "L’adozione del linguaggio inclusivo è un passo importante per dimostrare sensibilità ed attenzione alle necessità e alle diversità della cittadinanza. Un linguaggio inclusivo non solo rispetta le persone, ma contribuisce anche a cambiare le abitudini sociali e culturali che spesso perpetuano stereotipi e discriminazioni. L'approvazione all’unanimità di questa mozione significa un impegno concreto e la volontà di essere in prima linea nella promozione dell’uguaglianza e del rispetto delle persone, riflettendo nella propria gestione amministrativa una cultura sempre più inclusiva e moderna. Auspico quindi che storture grammaticali viste e sentite in precedenza siano definitivamente abbandonate e che Candelo possa essere un modello di riferimento per la parità nel linguaggio amministrativo con l’obiettivo di superare le barriere invisibili che ancora oggi esistono nella comunicazione".























