Mercoledì 10 settembre l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia (Istorbive) ha ricevuto un’importante donazione: il fondo archivistico del generale di Brigata Emiliano Vialardi di Sandigliano (1898-1978).
La firma dell’atto è avvenuta nella sede dell’Istituto, alla presenza del presidente Giorgio Gaietta, del direttore Enrico Pagano e del dott. Tomaso Vialardi di Sandigliano, figlio del generale e autore della donazione.
Il fondo comprende documenti militari e personali, volantini e manifesti del CLN, fotografie e scritti autografi. Materiali che testimoniano non solo la carriera del generale, ma anche il suo ruolo nella lotta di liberazione del territorio biellese.
«Un patrimonio prezioso – ha sottolineato il presidente Gaietta – che unisce memoria familiare e memoria collettiva, arricchendo la storia del Biellese e l’offerta culturale dell’Istituto».
Nel corso della cerimonia, davanti a un pubblico qualificato, Tomaso Vialardi ed Enrico Pagano hanno ricostruito la partecipazione del generale alla Resistenza al comando del gruppo Rex, unità clandestina impegnata in attività di intelligence per l’OSS americano. Il gruppo operò inizialmente nel Biellese e nel Vercellese, per poi estendere le proprie azioni di raccolta informazioni al Novarese e alla Liguria. Una vicenda poco nota della storia locale, che oggi torna alla luce grazie ai documenti conservati nel fondo.
L’archivio rappresenta così una fonte preziosa per la ricerca storica, restituendo alla comunità il ricordo di una figura che seppe coniugare servizio militare, impegno civile e patriottico nelle due guerre mondiali. Una memoria – hanno sottolineato i relatori – fondamentale per comprendere la complessità del Novecento.
Per l’occasione è stata distribuita la stampa del diario di guerra del generale Vialardi, relativo alla battaglia del Montello (giugno 1918), il cui originale fa parte del fondo donato.

























