Caro direttore buongiorno, le scrivo queste tante righe, poiché mi sento amareggiata delusa e soprattutto demoralizzata... Ho deciso di portare la mia famiglia, sulla neve, ho telefonato prima di mettermi in viaggio con il camper, il bimbo di 2 anni e mezzo, il marito e il nostro cagnolino, per avere notizie riguardo l'area sosta sita in valdilana nell'Oasi Zegna, ed ho chiesto per capire il funzionamento del piazzale dove c'è il "Wing over bar", dove gentilissimi mi hanno detto tutto quello che si poteva fare.
Noi siamo camperisti da 20 anni e mai, specifico mai, abbiamo fatto sosta "libera", quindi da persone responsabili abbiamo sempre cercato luoghi sicuri e adatti alle nostre esigenze, soprattutto ora da neo genitori, esigenze "normali" che si hanno quando si ha un bimbo di 2 anni. Ahime, quella che io ho definito "esigenza normale" non solo non l'ho trovata, ma ho trovato il "terrore" e ciò che doveva essere un tranquillo week, rispettando le normative covid (non uscire dalla propria regione) si è trasformato in paura, quella paura che si prova quando ti trovi davanti a qualcosa di più grande di te.
Se qualcuno oggi mi domandasse com'è andato il fine settimana, gli direi semplicemente, la natura bellissima il posto un sogno, ma il contorno un incubo. Siamo arrivati sabato intorno alle 15.00, il nostro bimbo scalpitava dalla voglia pazza di toccare quel mondo candido chiamato "neve" e noi dopo mesi di restrizioni, come tutti del resto, la voglia pazza della "tranquillità ". Era tutto semplicemente fantastico, la slitta, il bimbo che si divertiva, la cioccolata calda al bar con la panna sul naso, il giretto al guinzaglio con il nostro amato labrador, le nostre" mascherine", insomma dopo mesi difficili, quella gita fuori porta a pochi passi da casa era "la semplicità" fatta a miracolo.
All incirca alle 20.30 Lorenzo dava segni di cedimento "post slitta" quindi con il libro dei "sogni" ci mettevamo nel nostro lettone; neanche il tempo di un "c'era una volta" che il piccolo si addormentò. Io e mio marito scendemmo in dinette riordinammo due cose, una buona notte al nostro cagnone e alle 21.30/21.40 salimmo anche noi vicino al nostro piccolino. Nel silenzio straordinario di quel paradiso cominciammo a sentire il rumore di macchine che stavano facendo quello che già nel pomeriggio vedavamo fare, la gimcana sul piazzale facendo ruotare la macchina sul ghiaccio.
Guardai mio marito ma non feci tempi a dire "non è che ci vengono addosso facendo così?", che un auto ci urtava, la roba dalla cucina cadde a terra, Lorenzo cominciò a piangere, mio marito scese di corsa dal camper, in maglietta e slip, a meno 10, vide queste due macchine girare ruotare frenare e la terza macchina contro il nostro camper. Io cercavo inesorabilmente di chiamare il 112, che a causa del poco segnale facevo fatica a contattare, ma purtroppo visto il bimbo piccolo e la temperatura esterna molto fredda non potevo recarmi al bar dai proprietari a chiedere aiuto. Due ragazzi scendono dalla macchina, mio marito domanda loro se era il caso in un piazzale con parcheggiati dei camper (quindi famiglie all'interno) di fare quei giochi e nel frattempo diceva a loro di far smettere ai loro amici di girare a tutta velocità, sgommando e frenado girandosi.
Il resto direttore può immaginarlo; abbiamo chiamato il numero unico che con la massima efficienza ci hanno passato i carabinieri, con molta professionalità ci hanno chiesto di raccontargli i fatti, dicendoci che sarebbero intervenuti al più presto. La strada impervia, la lontananza del luogo purtroppo non hanno permesso "la ramanzina" ai due giovani ragazzi. Presi i dati e compilati i documenti i due ragazzi lasciavano l'area. Ebbene direttore, come può ben immaginare noi non abbiamo più dormito, a parte lo spavento, avevamo paura che qualcuno tornasse a farci qualcosa.
La notte finalmente finì, un giro di slitta e alle 15.45 pronti finalmente a tornare a casa ma dopo 600 mt ci viene detto che "causa" macchine parcheggiate ai lati della carreggiata non saremmo riusciti a passare. Torniamo quindi all'area sosta ad aspettare che i proprietari delle autovetture "le spostassero". Non sarebbe stato un problema, ci si fermava una mezzoretta al bar dell'area ci si risporcava il naso di panna e via se non che due altre macchine ricominciano all'impazzata a frenare e a fare il testacoda nel piazzale.
Esco dal bar, arrabbiata, per la paura che quello che era accaduto a noi potesse ricapitare ad altri, ma questa volta non addosso ad un camper ma addosso alle persone visto la moltitudine di gente presente in quel momento, quando mi sono messa difronte alle loro macchine a mio rischio e pericolo ho urlato loro di smetterla che potevamo far del male a qualcuno, da una macchina esce un "soggetto" e mi dice con spavalderia "ma cosa vuoi,... ho il 4x4.....ha capito??"
Giravano all'impazzata sul ghiaccio, ma avevano il 4x4....ma sa caro direttore e cari lettori quale era il problema e qual è il problema? che io ho girato con la mascherina, ho sanificato le mani sono stata ad un metro di distanza dalle persone, ho messo il guinzaglio al cane, abbiamo cercato nel nostro piccolo mondo di "famiglia", un giorno per poter sorridere, rispettando le regole e il prossimo e il risultato è stato solo tanto terrore.
Avevamo il paradiso a due passi, ora quei passi ci han preso a calci. Grazie per avere ascoltato una mamma, una donna, una moglie una persona e l'impotenza di un cittadino di fronte a tanta sfrontataggine. Grazie ancora






















