C’è chi ama immergersi nella natura del parco della Bessa per amore dell’ambiente e c’è chi lo fa per amor profano.
Sembra, stando ai commenti lasciati nei principali social a sfondo sessuale, che i boschi di una delle bellezze del territorio biellese stiano diventando sempre più meta di omosessuali, bisessuali e coppie in cerca di qualche attimo di intimità. Che la zona, nel comune di Cerrione, fosse da anni tra le più gettonate per il “car sex” non era un mistero per nessuno. Che adesso sia pure tra le top del territorio, un po’ meno. Certo che se le rive del Torrente Olobbia, come le verdi macchie della Bessa, piuttosto che i resti archeologici tanto amati anche all’estero potessero parlare, sicuramente di storie boccaccesche ne avrebbero davvero tante da raccontare.
Ma ci sono altre mete visitate da persone in cerca di trasgressioni e da guardoni, che hanno tutti un loro codice per farsi riconoscere. Ad esempio al lago di Viverone in uno dei parcheggi più defilati, chi è in cerca di compagnia deve tenere accese le luci di posizione e gli stop. In quello di piazza San Paolo, a Biella, invece, basta illuminare l’abitacolo interno e il gioco è fatto. E ancora, nel lato che dà su via Garibaldi dei Giardini Zumaglini, sempre di Biella, così come in viale Carducci, dietro al vecchio ospedale, basta presentarsi a piedi.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti in queste “calde” notti biellesi. Per conoscere i luoghi basta fare un clic in rete e si è proiettati in un mondo parallelo, anzi, verrebbe da dire in una forma di turismo e di promozione del territorio del tutto particolare.
