E’ una guardia/playmaker di un metro e 90 Federico Massone, il giocatore che domenica scorsa, sovvertendo i pronostici, ha portato alla vittoria la Banca Sella Biella nella quinta edizione del Memorial Paolo Raspino, un successo che mancava da cinque anni per i rossoblù. Con Carl Wheatle classe 98 fa parte delle giovani leve che garantiscono un futuro roseo al basket Biella.
Proviene da Aosta dove ha giocato nella Rouge et Noir Basket, madre svizzera e padre ligure. Le origini della famiglia però non si scordano e il Tigullio è nel suo cuore (la focaccia di Recco in modo particolare). Frequenta il Liceo Classico di Biella e si riposa, quando non gioca a basket, nel Campus di Città Studi.
Federico quali le emozioni del Memorial Raspino?
"Una grande vittoria per la squadra, aver portato a casa la partita contro Trento è stata un impresa, ci siamo confrontati contro una delle protagoniste alle finali nazionali dell’under 19. Personalmente il premio di miglior giocatore mi ha dato una grande carica".
Sei arrivato a Biella a settembre.
"All’inizio non è stato facile, venivo da un esperienza diversa, Biella mi ha aiutato a crescere come giocatore, sul campo non mi prendevo la responsabilità giusta e nei primi periodi credo di aver fatto arrabbiare i miei allenatori. Poi mano a mano sono cresciuto liberandomi da timori e paure".
La tua carriera?
"Gioco da sempre a basket e sono sempre stato ad Aosta, tranne una breve parentesi a Ivrea e poi quest’anno il gran salto a Biella dove gioco con under 17/19 e serie C".
L’under 17?
"Li sono anche capitano e quindi devo prendermi qualche responsabilità in più, siamo approdati alla seconda fase, peccato per aver perso contro Trieste in casa, ma la vittoria contro Reggio Emilia, a casa loro, è stata una grande partita, indimenticabile".
Under 19?
"Beh, lì sono uno dei più giovani. Alterno il ruolo di play a quello di guardia, partenza in salita e poi abbiamo recuperato; adesso tutta l’attenzione va a Pesaro dal 20 al 22 aprile, se passiamo, andremo ai Nazionali a Torino e ci teniamo tantissimo".
Un modello a cui guardi della prima squadra?
"Andrea Danna, mi piace come organizza e riequilibra il gioco, un esempio".
Altri esempi cestistici?
"La Mens Sana di Pianigiani tra le squadre italiane e Allen Iverson come giocatore".
E il futuro di Federico?
"Per adesso si chiama Petrarca Padova sabato sera al Forum con gli under 17, il resto lo vedremo di volta in volta, anche se non mi dispiacerebbe essere in futuro aggregato alla prima squadra".




















