La Biellese si prepara a vivere un weekend carico di emozioni. Domenica 21 dicembre, alle 15, i bianconeri ospitano il Vado, capolista del girone A di Serie D, nell’ultima gara di campionato prima della pausa natalizia. Un pomeriggio in cui alla sfida in campo si affianca un momento di particolare rilievo per la memoria e l’identità del club. #VadoAlloStadio è l’hashtag scelto per promuovere una domenica unica sotto molti punti di vista. Una frase semplice, immediata, che ogni tifoso può fare propria e usare per invitare amici e appassionati a riempire gli spalti del La Marmora-Pozzo.
“#VadoAlloStadio perché, in questo 2025 ormai giunto ai titoli di coda, la Biellese è tornata a essere una realtà centrale per lo sport della città e del territorio e il Pozzo è un luogo tutto da vivere – spiegano dalla società - #VadoAlloStadio perché arriva il Vado, la prima della classe: una sfida di alto livello, che richiederà il massimo impegno in campo e una spinta ancora più forte dagli spalti. Ma soprattutto si ricorderà e onorerà Lorenzo Mazzia, storico capitano bianconero, nel quindicesimo anniversario (il prossimo 29 dicembre) della sua scomparsa. Con oltre 550 presenze tra il 1984 e il 2005, Mazzia rappresenta un simbolo indelebile della storia della Biellese”.
In suo onore, la società ritirerà ufficialmente la maglia numero 5, che verrà calata dal tetto della tribuna centrale dello stadio dai ragazzi di Edilizia Acrobatica. Ad accogliere la maglia una rappresentanza delle Vecchie Glorie bianconere, che indosseranno una t-shirt celebrativa con il nome "Mazzia" e il numero 5 sulla schiera. Successivamente accompagneranno i giocatori nell’ingresso in campo, prima del fischio d’inizio.
La stessa t-shirt dedicata al Capitano sarà a disposizione presso lo stand del merchandising ufficiale bianconero, allestito all’ingresso dello stadio. L’intero ricavato verrà devoluto alla Domus Laetitiae di Sagliano Micca che, da oltre quarant’anni, si prende cura di persone con disabilità intellettivo-relazionale. Un gesto carico di significato, nel ricordo di Lorenzo, che durante la sua malattia era solito frequentare la Domus. Un pomeriggio di calcio, memoria e comunità, da vivere insieme.
























