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Music Cafè | 19 ottobre 2025, 08:20

Fondazione Accademia Perosi, Satie 100 - Maratona in 3 parti FOTO

Mercoledì 22 ottobre 2025 | h. 16:00 - 17:30 - 19:00, Sala dei Concerti dell'Accademia

Fondazione Accademia Perosi, Satie 100 - Maratona in 3 parti

Fondazione Accademia Perosi, Satie 100 - Maratona in 3 parti

Satie, Debussy, Ravel: un dialogo tra ironia e poesia
Il programma proposto costruisce un ritratto poliedrico della musica francese a cavallo tra XIX e XX secolo, concentrandosi sulla figura enigmatica di Erik Satie e sui suoi rapporti con Claude Debussy e Maurice Ravel. Questo non è un semplice susseguirsi di esecuzioni, ma un'esplorazione strutturata di correnti estetiche complementari e contrapposte.

Parte 1 h. 16:00: Le radici dell'anticonformismo
La prima parte si apre con le bizzarrie satiane negli Embryons desséchés e Avant-dernières pensées di Konstantin Bogino. Questi brani, con i loro titoli volutamente assurdi e le indicazioni surreali ("Ouvrez la tête"), sfidano ogni convenzione romantica. La loro essenza risiede non nel pathos, ma in un umorismo dissacrante che demistifica il gravoso ruolo del concertista.

Fabio Napoletano affronta poi la spoglia meditazione delle Pièces Froides e la prima Gnossienne. Qui, Satie abbandona le baroccherie per una ricerca ascetica. L'assenza di battute, le melodie ipnotiche e le scale modali creano una sospensione temporale, un'atmosfera fuori dal mondo, concreta eppure eterea.

Angelo Gala conclude con i Préludes flasques e le Descriptions automatiques, dove il nonsense raggiunge il suo apice, per poi contrastarli con il rigore strutturale di Debussy in Pour le Piano. Questo accostamento è illuminante: mostra due strade divergenti per uscire dal post-romanticismo. Se Satie lo fa con la parodia, Debussy lo fa reinventando la forma tradizionale attraverso un linguaggio armonico rivoluzionario.

Parte 2 h. 17:30: Il consolidamento di un'estetica
Eric Tornabene delinea un percorso satiano più completo. Dalle celeberrime Gymnopédie—dove una malinconia senza sentimentalismo cristallizza un nuovo sentire—alla complessa Sonatine Bureaucratique, che parodizza Clementi con affilata ironia. La selezione evidenzia come Satie sapesse fondere il minimalismo lirico con la satira più feroce.

Claudia Schirripa crea un ponte tra i due autori. In Debussy (La Terrasse des audiences..., Minstrels) il simbolismo diventa suono: accordi come macchie di colore, armonie che evocano immagini più che emozioni. I brani di Satie che seguono, le Valses distinguées e Sports et divertissements, sono invece una cronaca della modernità, un commento musicale graffiante e grottesco sulla società borghese. Il contrasto è palpabile: da un lato l'impressionismo trascendentale, dall'altro il dadaismo musicale.

Parte 3 h. 19:00: Sintesi e Dialogo
Nell'ultima parte, il dialogo tra gli autori si fa più serrato e personale. Virginia Benini alterna la misteriosa introspezione delle Gnossiennes n. 5 e 6 di Satie alla poetica impressionista di La fille aux cheveux de lin di Debussy e al virtuosismo acquatico di Jeux d'eau di Ravel. Questo passaggio mostra l'enorme influenza di Satie: la sua essenzialità e ricerca timbrica furono un fertilizzante essenziale per il linguaggio di entrambi i colleghi, sebbene da loro sviluppato in direzioni più convenzionalmente "poetiche".

Angelica Roblin prosegue questo parallelismo, accostando la quarta Gnossienne e le Heures séculaires et instantanées—opera tra le più radicali e repetitive di Satie—a due capolavori debussiani (Ondine, L'Isle joyeuse). Il programma raggiunge qui il suo culmine concettuale, mostrando come, nonostante le divergenze, entrambi gli autori cercassero di rappresentare l'inafferrabile: Satie attraverso il non-emozionale, Debussy attraverso il super-emozionale.

La chiusura affidata al duo Roblin-Benini nei Trois Morceaux en forme de poire è una maestosa summa dell'umorismo satiano. Il titolo stesso, una risposta alla critica sulla sua "mancanza di forma", è un manifesto: la forma è una pera, cioè qualcosa di deliberatamente assurdo. Scritti per pianoforte a quattro mani, questi pezzi concludono il concerto con uno spirito collettivo, quasi a sottolineare che l'eredità di Satie non è un percorso solitario, ma un terreno di gioco condiviso.

Non una celebrazione agiografica, bensì un'indagine critica in cui si festeggia Satie non come un bizzarro genio minore, ma come un fondamentale agente di rottura il cui spirito anticonformista—fatto di ironia, minimalismo e provocazione. Il necessario contrappunto al lirismo di Debussy e Ravel. Insieme, questi compositori definirono un nuovo corso per la musica francese, liberandola dal peso della tradizione tedesca e aprendo la strada alle avanguardie del Novecento. L'esecuzione, affidata a interpreti diversi, restituisce perfettamente le molteplici sfaccettature di un'epoca irripetibile, dove la musica si fece prima beffe di sé stessa e poi, proprio grazie a quello scherzo, ritrovò una nuova, profonda serietà.

Biglietti:

Intero: 12.00 €: 3 concerti;  5.00 €: 1 concerto

c.s.Fondazione Accademia Perosi, s.zo.

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