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Basso Biellese | 13 ottobre 2025, 11:20

Salussola, ad Arro la Festa del Nuovo Raccolto: tra risaie e tradizioni, un successo da record FOTO e VIDEO

Dichiara Roberto Guerrini: "Anche se il moderno linguaggio del web ci imporrebbe di chiamare tutto questo con la definizione di 'storytelling', vogliamo parlare di una festa genuina, fatta di persone, di emozioni, di socialità e di prodotti del territorio frutto della madre terra".

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Salussola, ad Arro la Festa del Nuovo Raccolto: tra risaie e tradizioni, un successo da record (servizio di Mauro Benedetti)

È stata una domenica da ricordare quella della Festa del Nuovo Raccolto, che quest’anno ha celebrato la sua 20ª edizione con un’edizione da record. Complice il bel tempo e la voglia di stare insieme, ad Arro sono arrivati centinaia di visitatori da tutto il Biellese e dal vicino Vercellese per riscoprire la tradizione agricola e il paesaggio delle risaie della Baraggia.

Tra i momenti più attesi, la Pedalata Risicola, che ha visto grandi e piccoli muoversi in gruppo lungo i circa tre chilometri del percorso immerso nelle campagne dorate d’autunno. Una biciclettata che non è solo sport, ma anche occasione per conoscere da vicino il mondo del riso e le sue fasi di lavorazione: dalla raccolta in risaia alla trasformazione in cascina.

«La biciclettata è ormai un simbolo della nostra festa – raccontano gli organizzatori – perché permette di vivere il territorio con lentezza, sentendo i profumi, i rumori e la fatica che accompagnano il lavoro nei campi.» Nel cuore della manifestazione, come sempre, il richiamo alla vita contadina di un tempo: il lavoro, la condivisione, la convivialità. Tra un giro in bici, una visita alla riseria e un assaggio di panissa, la giornata ha riportato gli ospiti “nelle aie di una volta”, dove i contadini si ritrovavano a fine raccolto per festeggiare insieme il frutto di un anno di fatica.

A raccontare lo spirito dell’evento è stato Roberto Guerrini, in rappresentanza della famiglia Guerrini: «Siamo rimasti stupiti da quanta gente sia arrivata quest’anno. La fila per mangiare era lunghissima! – ha commentato – Proponiamo cose semplici, come facevano i nostri nonni, perché la Festa del Nuovo Raccolto nasce proprio per ricordare quel momento in cui ci si ritrovava nelle aie delle cascine per festeggiare il frutto del duro lavoro di un anno. Anche se il moderno linguaggio del web ci imporrebbe di chiamare tutto questo con la definizione di "storytelling", vogliamo parlare di una festa genuina, fatta di persone, di emozioni, di socialità e di prodotti del territorio frutto della madre terra.»

E di prodotti locali ce n’erano davvero tanti: dal riso biellese e vercellese al miele, dai formaggi ai salumi, dalla polenta ai vini artigianali. Tutti frutti di una campagna che ancora oggi offre qualità, genuinità e artigianalità, valori che la Festa del Nuovo Raccolto continua a difendere e promuovere con entusiasmo. Tra biciclette infangate, sorrisi e il profumo del risotto, la giornata si è conclusa con la soddisfazione di tutti: una tradizione che continua a crescere, nel segno della memoria contadina e della bellezza semplice della terra.

m. b.

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