Nel consiglio comunale di ieri mercoledì 10 dicembre il Comune di Salussola ha approvato una convenzione con il Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica dell’Università del Piemonte Orientale (DISSTE), con sede a Vercelli. L’accordo segna l’inizio di una collaborazione finalizzata a rendere più trasparente e comprensibile la situazione della discarica per rifiuti contenenti amianto presente sul territorio.
La convenzione punta a raggiungere quattro obiettivi principali: Creare un sito web istituzionale dedicato alla discarica, dove pubblicare informazioni e dati ambientali in modo chiaro e facilmente comprensibile per tutti; Rendere accessibili i dati di monitoraggio relativi ad aria, acqua superficiale e sotterranea, utilizzando strumenti semplici come grafici, mappe e tabelle; Garantire trasparenza continua, aggiornando regolarmente le informazioni disponibili al pubblico; Formare una nuova figura professionale specializzata nella comunicazione ambientale digitale, attraverso una borsa di studio universitaria.
Il sindaco ha spiegato che la ditta “Acqua e Sole” ha messo a disposizione 15 mila euro da destinare a un controllo aggiuntivo sul sito di stoccaggio. "All’inizio – spiega Chioda – avevamo pensato di incaricare un ingegnere che affiancasse i tecnici dell’Arpa per un ulteriore controllo. Poi, confrontandomi con diversi esperti, tra cui i dirigenti di Arpa, Asl e Provincia, ho chiesto cosa potessimo fare in più rispetto a ciò che loro già fanno. Gli enti preposti effettuano già verifiche molto dettagliate: so che sono andati almeno quattro o cinque volte per svolgere prove “in bianco”, cioè controlli preliminari sul campo".
Il vero problema, secondo il sindaco, è che i report tecnici prodotti dagli enti di controllo risultano difficili da capire per la maggior parte dei cittadini: "Se pubblicassimo quei documenti sul sito del Comune o su Facebook sarebbero praticamente incomprensibili. Quello che manca è un modo per tradurre quei dati in informazioni chiare e accessibili. Con l’Università vogliamo proprio fare questo: trasformare le analisi in report leggibili da tutti, così che ognuno possa capire davvero cosa sta succedendo".
Oltre a questo, l’accordo prevede una borsa di studio dedicata a giovani già laureati e iscritti a un master ambientale, che potranno seguire da vicino l’evoluzione del sito e studiarne gli effetti su salute e ambiente.
Chioda chiarisce che la scelta di non ricorrere a un ingegnere esterno è stata dettata sia dai costi sia dal buon senso: "Con 15 mila euro non avremmo coperto nemmeno le analisi. Inoltre, le analisi della ditta e quelle dell’Arpa vengono già eseguite in laboratori diversi, quindi un controllo incrociato c’è. Assumere un altro tecnico avrebbe rischiato di duplicare un lavoro che altri enti, già delegati per legge, stanno svolgendo".
"La mia priorità – conclude il sindaco – è informare il più possibile i cittadini. Le domande sono tante, e se la comunicazione è confusa rischiamo di tornare nel clima di incertezza del passato, cosa che voglio evitare. La salute delle persone viene prima di tutto. In futuro, se vedremo che questa soluzione non è sufficiente, valuteremo strade diverse. Nulla è escluso".






















