Nella sua ultima vignetta, l’illustratore Giovanni Cavallo esagera forse… ma non troppo. Un povero cittadino, con la lingua penzoloni e la cravatta imbevuta d’acqua, si chiede se si trovi a Biella o nel deserto africano. Dietro di lui, un sole furibondo, palme improbabili e perfino un cammello. Non si tratta di sola fantasia: Biella ha già ospitato un camelide in carne ed ossa e non per la serie di miraggi estivi, ma per accogliere un noto politico italiano.
Ma le temperature reali hanno poco a che vedere con i colori giocosi di un’oasi desertica in pieno centro: l’ondata di calore europea ha raggiunto picchi di oltre 40°C e il Biellese si attesta a punte di 32° - 34°C. Caldo che, oltre al disagio di doversi mostrare senza cravatta, potrebbe presentare pericoli di disidratazione e condizioni pericolose se si sta all’aperto per troppo tempo.
Il clima si farà leggermente più clemente nel weekend, ma solo a patto di accettare un piccolo baratto meteorologico: in cambio di qualche grado in meno, potrebbero arrivare forti temporali. L’allerta arancione diramata dalla Protezione Civile per la giornata di domenica avverte di possibili nubifragi e disagi locali, quindi niente passeggiate leggere sotto le nuvole: ombrello e scarpe impermeabili diventano accessori d’obbligo, insieme alla borraccia.
Da lunedì, le temperature dovrebbero tornare più miti, con massime tra i 26 e i 29 °C e un cielo maggiormente variabile. Ma attenzione: anche se cala il termometro, l’effetto forno non sparirà del tutto. Se vi sembra di vivere un miraggio africano... non siete soli. Biella, in questi giorni, è un’oasi tunisina. Il sole è agguerrito: occhio sbarrato, raggio letale, la natura reagisce alle emissioni globali. Anche in Piazza Duomo le preghiere non bastano, servono i ventilatori.
Per ora possiamo evitare l’allenamento delle 14:00 e preferire escursioni all’alba o al tramonto; idratazione continua con acqua o bevande, ma senza dedicarsi all'alcol: sortirà l’effetto opposto; prepararsi al temporale: bucato al sicuro, casco anti-sommossa; pensiamo al futuro: Biella non è un oasi sahariana… non ancora, ma se continuiamo a prendere il calore alla leggera, tra qualche anno sarà un fatto di cronaca.