Rinnovato per tre anni il Bonus prima casa under 36 in scadenza il 31 dicembre 2024. Il Governo ha previsto nella nuova legge di Bilancio una proroga dell’agevolazione fino a fine 2027. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha programmato uno stanziamento per il Fondo Prima casa di 130 milioni di euro nel 2025 e di 270 milioni per i due anni successivi.
“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto - ha affermato l’amministratore delegato di Consap, Vincenzo Sanasi d’Arpe -. Il Fondo è stato ampiamente rifinanziato e la dotazione per la prima volta è stata prolungata a tre anni. Non si tratta, quindi, di provvedimenti semestrali o annuali, come negli anni precedenti. Il Fondo Prima casa offre particolari agevolazioni ai giovani e alle famiglie numerose”.
Tassi in calo: più giovani richiedono un mutuo casa
Il rinnovo di questa misura è una buona notizia per i tanti giovani che vogliono investire nel mattone, acquistando l’abitazione principale anche in virtù del momento favorevole del calo dei tassi di interesse sui mutui, sia per il fisso che per il variabile.
Non a caso, i mutui per under 36 rappresentano oltre un terzo del totale delle richieste di finanziamento ipotecario in Italia, con una percentuale salita al 38,7% nel terzo trimestre 2024, come evidenziano le rilevazioni dell’Osservatorio di MutuiOnline.it.
Da questa dettagliata fotografia emerge che, analizzando la tendenza dei mutui erogati per classi di età nel terzo trimestre 2024, il 44,8% del totale è concesso a giovani con età non superiore a 35 anni, un trend in costante crescita lungo tutto l’arco dell’anno. Senza poi dimenticare che l’età media dei mutuatari è di 38,5 anni, risultando più bassa rispetto al 2020, quando era di 40,5 anni.
Manovra Finanziaria 2025 rinnova il Bonus prima casa under 36
Il Bonus prima casa under 36 proseguirà non solo il prossimo anno, ma anche nel 2026 e nel 2027, come ha stabilito la bozza definitiva della nuova manovra Finanziaria messa a punto dal Consiglio dei ministri e attualmente all’esame dei due rami del Parlamento, prima dell’approvazione finale.
È vero che il governo guidato dalla premier Meloni ha già fatto sapere da tempo che la stagione dei bonus casa è finita. Una scelta obbligata per il fatto che la situazione attuale dei conti pubblici impone un giro di vite su incentivi e detrazioni fiscali. Ma sul Fondo prima casa l’esecutivo non ha fatto alcun passo indietro, tanto che è stato riconfermato. Anche perché dal 2013 (anno della sua istituzione) al 30 settembre 2024, ha spiegato Sanasi d’Arpe, “Consap ha registrato oltre 580mila domande, dalle quali sono stati stipulati oltre 440mila mutui per un importo di mutuo ammesso alla garanzia di oltre 62 miliardi di euro”.
Come funziona il Bonus prima casa under 36
Per chi ha meno di 36 anni, dunque, proseguirà fino al 31 dicembre 2027 la garanzia statale all’80% dell’importo del mutuo stipulato con una banca per acquistare la prima casa, ma a patto di soddisfare alcuni requisiti.
Detto che questa agevolazione rientra nel Fondo Prima Casa, gestito da Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici), in dettaglio che cosa prevede? In breve, lo Stato offre una garanzia alle banche per un mutuo fino a un limite dell’80% del prezzo d’acquisto della prima casa se l’acquirente ha al massimo 35 anni di età, se si è una giovane coppia con almeno un componente con meno di 36 anni, se si è un nucleo familiare monogenitoriale con figli minori, se si è conduttori di alloggi IACP.
Requisiti da soddisfare per beneficiare dell’agevolazione
Per poter richiedere il Bonus prima casa per under 36 occorre però possedere una serie di requisiti. Oltre a quello anagrafico legato all’età, bisogna avere un ISEE annuo non superiore a 40.000 euro, un loan-to-value dell’immobile superiore all’80% e il prestito ipotecario può essere al massimo di 250.000 euro.
Non solo il richiedente della garanzia statale sulla prima casa deve soddisfare precisi requisiti, ma anche l’immobile deve possedere determinate caratteristiche. Ecco quali: anzitutto, come già detto, essere l’abitazione principale, poi non essere classificato come un immobile di lusso; non rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9 (case signorili, ville, castelli e palazzi) e sorgere all’interno dei confini del territorio nazionale.
C’è infine da ricordare che gli sgravi fiscali sui mutui per comprare la prima casa sono stati eliminati quest’anno, ma sono riconosciuti a coloro che hanno firmato, entro il 31 dicembre 2023, solo il contratto preliminare a condizione però che il rogito sia concluso entro il 31 dicembre 2024.