Fuori programma a Mottalciata, sul sito dove si sta realizzando un campo fotovoltaico da 8000 KW che andrà a servire la rete elettrica generali, e dove sono recentemente stati rinvenuti reperti archeologici, probabilmente di origine romana o celtica.
Non è la prima volta che questo succede in quell'area. Altri ritrovamenti erano infatti avvenuti a cavallo tra il 2022 ed il 2023.
Lo racconta Pierluigi Vecchia, Responsabile Sviluppo Italia della Render Solar, una delle società che sta realizzando il campo fotovoltaico: "In quel periodo abbiamo fatto due ritrovamenti di oggetti che sono stati consegnati alla Sovrintendenza. Il primo riguarda dei sassi rinvenuti in un'area che abbiamo coperto e sulla quale, per nostra decisione, non abbiamo piantato pali dei pannelli fotovoltaici. Il secondo riguarda ceramiche e laterizi che sembravano provenire da ambienti di cottura: in questo caso la Sovrintendenza ha ordinato di limitare l’area inibendoci di costruire. Preciso che ogni società che effettua lavori di questo genere è tenuta a consegnare un piano preventivo degli scavi alla Sovrintendenza".
L'origine dei recenti ritrovamenti non è certa. Mentre lo è quella degli oggetti rinvenuti tra il 2022 ed il 2023, come spiega Roberto Vanzi, sindaco del paese in quel periodo ed appassionato della materia: "Allora abbiamo rinvenuto ceramiche e di pezzi di bicchieri di vetro riferiti ad abitazioni agricole, e di origine romana e celtica. Il periodo è quello del 1° secolo A.C. che segna il passaggio dalla Repubblica all’Impero Romano. Si tratta dell'inizio romanizzazione del Biellese, in cui i Romani utilizzavano il guado sul Cervo per i passaggi da ovest a est. Alcuni di questi oggetti sono conservati in municipio nella nostra bacheca chiamata "Antiquarium"".