96a adunata Alpini a Biella

 / ATTUALITÀ

ATTUALITÀ | 25 aprile 2025, 15:53

Gaglianico onora la Liberazione: memoria, giovani e comunità unita FOTO e VIDEO

Gaglianico onora la Liberazione: memoria, giovani e comunità unita - Foto e video Mattia Baù per newsbiella.it

Gaglianico onora la Liberazione: memoria, giovani e comunità unita - Foto e video Mattia Baù per newsbiella.it

Si è svolta questa mattina a Gaglianico la commemorazione per l’80° anniversario della Liberazione, una giornata intensa e carica di significato che ha coinvolto l’intera comunità, con particolare attenzione al ruolo delle nuove generazioni. Le celebrazioni sono iniziate con il ritrovo presso il Municipio, seguito dalla Santa Messa nella chiesa di San Paolo Apostolo, che ha dato alla mattinata un tono di raccoglimento e spiritualità. In seguito ha preso il via il corteo commemorativo, conclusosi con la deposizione della corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti, in segno di omaggio a chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia.

A seguire, il Sindaco Paolo Maggia ha pronunciato l’orazione ufficiale, richiamando i valori fondanti della Repubblica e il dovere della memoria. Un momento particolarmente sentito è stato quello dedicato agli alunni della Scuola Secondaria di Gaglianico, che hanno condiviso letture e riflessioni nate dal percorso didattico “Tra memoria e realtà”, dimostrando grande consapevolezza e partecipazione.

Il Sindaco Maggia: "Buongiorno a tutti carissimi e carissime concittadine e concittadini, in questa giornata bellissima dal punto di vista meteorologico, e una giornata bellissima perché è una grande festa. Sono 80 anni dalla Liberazione e quindi sono contento di vedere una piazza dove ci sono tanti cittadini, tante cittadine, ma anche e soprattutto dei giovani e questo mi dà molta fiducia e speranza. Quindi un caro saluto a tutti voi, saluto Don Paolo che ringrazio per essere qui, il gruppo Alpini così numeroso e al suo capogruppo Paolo Massaro, la banda Puccini di Gaglianico, con il suo presidente Cinzia Cattarinussi e il maestro Massimo Folli. Oggi è una data molto importante perché celebriamo, come dicevamo prima, l'ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. Il nostro paese, l'Italia, tra il 1922 e il 1943 visse una dittatura che, assecondando la bramosia di potere e di ferocia di Mussolini, ci portò all' entrata in guerra al fianco della Germania contrassegnando quel periodo da varie limitazioni delle libertà personali, l'ignominia delle leggi razziali e la morte di almeno 450.000 persone, tra militari, partigiani e civili, oltre a molteplici sofferenze e privazione di tutta la popolazione.

Ci troviamo oggi con il cuore colmo di gratitudine e memoria per celebrare un anniversario che ha segnato una svolta fondamentale nella storia della nostra nazione. Perché 80 anni fa l'Italia, in questo giorno, si liberava dalla morso oppressiva della tirannia nazifascista, un periodo buio di guerre, di privazione e di negazione dei diritti fondamentali dell'uomo. In quei tempi difficili un faro di speranza si accese grazie al coraggio e alla determinazione di migliaia di italiani, che erano i partigiani. Uomini, donne, di ogni estrazione sociali, animati da un profondo amore per la libertà e da un irrefrenabile desiderio di giustizia, si unirono nella lotta clandestina contro l'oppressore. Nelle montagne, nelle nostre montagne, nelle città, nei nostri paesi, in tutte le valli, essi rappresentarono la coscienza viva di un popolo che non si rassegnava la tirannia. Con azioni audaci e spesso a costo della propria vita, minarono la macchina bellica nemica, sostennero le popolazioni, mantennero vivo lo spirito di resistenza. Il loro contributo alla liberazione fu inestimabile. Essi furono la spina dorsale di un movimento che con l'aiuto degli alleati permise all'Italia di rialzare la testa e di riappropriarsi del proprio destino. Grazie al loro sacrificio, la democrazia poté rifiorire, le istituzioni repubblicane poterono nascere e i principi di libertà ed uguaglianza tornarono ad essere i pilastri della nostra convivenza civile. Oggi, mentre onoriamo la memoria di quei valorosi combattenti, il nostro sguardo però deve estendersi anche all'Europa, il nostro comune spazio di storia e soprattutto di futuro. In questi 80 anni dalla liberazione il nostro continente ha vissuto un periodo di pace senza precedenti, un traguardo reso possibile dalla volontà di superare gli antichi odi e le divisioni, dalla costituzione di un progetto comune basato sulla cooperazione, sul dialogo e sul rispetto reciproco. L'Unione Europea deve essere sempre più la nostra roccaforte a difesa dei nostri valori di libertà e democrazia, che oggi sono messe in discussione da un vento cupo, continuo, che da più parte di questo mondo, di questa terra, sta spargendo semi di violenza, di populismo e egoismo, dove la forza bruta, la potenza economica, l'arroganza, stanno diventando le regole per governare i rapporti tra stati e gente".

E' stato poi proiettato il video “Ho imparato a ballare”, accompagnato dalla presentazione della mostra fotografica “Lasciammo case, scuole ed officine”, che attraverso immagini e parole ha raccontato l’impatto della guerra e il cammino verso la libertà. La cerimonia si è conclusa con la consegna della Costituzione ai neo-diciottenni, un gesto simbolico e significativo, che segna l’ingresso nella cittadinanza attiva. A chiudere l’iniziativa, un rinfresco offerto dal Gruppo Alpini di Gaglianico, a suggello dello spirito di comunità e condivisione che ha caratterizzato l’intera mattinata.

redazione c

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore