Nell'ottobre del 2022 avevano chiuso 4 negozi a Chiavazza in via Rosazza, dal negozio di alimentari di Michele Palma, alla macelleria dei soci Guido Galazzo e Antonio Andrè Nepote, all'edicola di Vittoriano Celoria e al negozio di ferramenta, gestito dai fratelli Gabriele e Michele Galavotti. E qualche settimana fa, da inizio anno, a due passi da quelle vetrine già spente, se n'è aggiunta un'altra, in via Della Vittoria, l'alimentari di Vera, Frangranze di Pane.
Per tutti Vera aveva sempre un sorriso, una parola buona, e lasciava il pane invenduto a chi ne aveva necessità appena fuori del negozio. Ora sulla serranda abbassata è rimasto un biglietto di saluto: "Con mio grande dispiacere mi ritrovo a chiudere..grazie a tutte le persone che mi hanno voluto bene, che mi hanno regalato una parola buona, un sorriso. Adesso mi dedicherò alla mia famiglia, alle mie bestiole...a me stessa. Grazie di tutto"
"E' triste - racconta Franco Caucino, nato a Chiavazza, in arte il Cucu del carnevale del quartiere ormai da anni che sta per cedere il testimone - ormai oltre ai tabacchini, ai bar, ai parrucchieri e alle farmacie praticamente in zona sono rimasti solo il Carrefour e il Mazzia. Non c'è più nessuno. Una volta in via Rosazza ogni sgabuzzino era occupato da un negozio, ora sono solo vetrine vuote e serrande abbassate".
Tra chi abita ancora a Chiavazza in via Rosazza c'è chi racconta di quando i suoi nonni si sedevano nel balcone con la sedia per guardare chi passava, talmente c'era tante gente, per scambiare con loro due parole.
Ora purtroppo non è più così. Non ci resta che sperare in qualche progetto che capisca l'importanza del quartiere e se prenda a cuore il suo futuro.

























