Pedalare usando solo la potenza dei propri muscoli o farsi aiutare nello sforzo dalla nuova tecnologia delle e-bike? Questa è la grande diatriba che divide gli irriducibili sostenitori della bicicletta muscolare da quelli che si sono lasciati tentare da questa new entry ipertecnologica che sta rivoluzionando il mondo delle due ruote. Entrambe sono mezzi ecosostenibili ma differenti nelle caratteristiche tecniche, in ogni caso rappresentano le due facce della stessa medaglia: una è l’evoluzione dell’altra. Va detto che i ciclisti che pedalano da sempre, da sempre hanno utilizzato biciclette muscolari (anche perché il mercato offriva solo questo) e quindi conoscono nel dettaglio cosa significa faticare e il linguaggio dei muscoli quando chiedono un po' di pietà. Su strada o su sterrato il sudore ha lo stesso sapore e ti accomuna con tutti quelli che stanno tribolando come te.
Ora le cose sono un po' cambiate, l’arrivo di questa bici ha portato un po' di scompiglio tra gli appassionati di questo magnifico sport creando fratture che al momento paiono ancora insanabili. Da un lato ci sono quelli che non vogliono rimanere chiusi nello stereotipo del “purista” della bici e di buon grado hanno voluto testare il mezzo “alieno” per capire le opportunità che offre l’e-bike, rimanendone pure conquistati. Dall’altro ci sono quelli che per principio, pur non essendo mai saliti su una bicicletta a pedalata assistita, storcono il naso solo a sentir parlare di motore ed iniziano subito ad ironizzare con battute datate e scontate sull’età, sulla pigrizia e chi più ne ha ne metta…
Parlando di e-bike, bisogna innanzitutto precisare che non è un motorino e che il motore aiuta ma non sostituisce la pedalata: se non pedali stai fermo! Puoi invece pedalare utilizzando un supporto minimo del motore o addirittura non accenderlo e in questo caso si spingono circa 6/8 chili in più rispetto al peso medio di una muscolare. Un ottimo allenamento già adottato anche da atleti professionisti! Al contrario, se sei particolarmente stanco puoi aumentare la potenza del motore, pedalare senza troppo sforzo e finire l’uscita in tranquillità. Questi nuovi mezzi danno il meglio negli itinerari fuoristrada in quanto, garantendo l’eventuale aiuto allo sforzo muscolare, offrono maggiori opportunità di superare agilmente gli ostacoli naturali del percorso e di affrontare rampe dalle notevoli pendenze senza preoccuparsi troppo della salita che invece può essere un limite per la muscolare.
Anche i bikers più giovani, allenati e tosti hanno capito che le e-bike, grazie anche all’autonomia della batteria, ti possono portare ovunque, raggiungere posti lontani e magari impegnativi che prima erano “off limit” facendoti divertire alla grande e senza avere la lingua a penzoloni. Un pensiero va anche alle persone che, senza grande predisposizione per lo sport o per altri mille motivi, utilizzando semplicemente una e-bike possono finalmente trascorrere del tempo in mezzo alla natura su facili e bellissimi itinerari, senza spossare troppo l’organismo facendo però del sano movimento. Perché non approfittare di questa opportunità? Perché non provare visto che esiste la possibilità del noleggio? Perché rinunciare al benessere che lo sport all’aria aperta dona a tutti?
Grazie alla ricerca e all’innovazione è nata questa nuova generazione di biciclette rivoluzionarie e dal successo indiscutibile che si sta ripercuotendo anche sul mercato di riferimento dove le richieste di questo prodotto, come confermano le statistiche di vendita, sono in continua e costante ascesa. È un fenomeno inarrestabile circondato da ogni tipo di interesse: gli operatori turistici stanno inserendo il noleggio di e-bike come valore aggiunto nei loro pacchetti vacanze, i turisti richiedono questo tipo di mezzo per visitare più agevolmente un luogo, nei grandi centri urbani c’è un incremento nell’utilizzo per recarsi al lavoro o per muoversi in zone dove le macchine non possono accedere, è anche efficace nel recupero dopo un intervento al ginocchio in quanto permette di gestire al meglio i carichi di lavoro senza doversi chiudere in una palestra, ecc.
La tecnologia non si può fermare, ormai è parte integrante del nostro quotidiano e tutti, chi più chi meno, sono stimolati dai tanti articoli altamente innovativi che il mercato periodicamente offre. Il business ha le sue leggi e anche il settore del ciclismo vi si è adeguato presentando la bicicletta a pedalata assistita, un prodotto nato, come già detto, dall’evoluzione della classica bicicletta: era inevitabile. Ora c’è, esiste e velocemente sta invadendo strade e sterrati. In ogni caso, con motore o senza, non si deve mai dimenticare che, come diceva John Fitzgerald Kennedy “Niente è paragonabile al semplice piacere di un giro in bicicletta".





















