Paese alla periferia di Biella famoso in queste ultime settimane per le polemiche legate alla sanità, Ponderano non ha grandi tradizioni sportive. L’unica gloria che riposa in paese è Vittorio Pozzo, plurivincitore della Coppa Rimet di calcio nel 1934/38, ma ora da qualche anno il paese è stato consacrato al gioco del basket.
Tutto merito di Antonio Pusceddu, una vita passata sui campetti, indossando la casacca del san Biagio prima e della Biella targata Phantatex e Uclit poi. Ha giocato con Robutti, Vetrò. Rey e Piatto, insomma gli albori della rinascita del basket a Biella nei primi anni novanta. Poi la passione per la palla a spicchi lo ha trasformato in un valido dirigente sportivo.
Ponderano, la sua seconda patria, è così diventata il porto di un movimento giovanile molto valido e partecipato. Oggi, con la prima squadra che veleggia attualmente al secondo posto della Promozione, il movimento conta più di centoventi ragazzi distribuiti in sei squadre: esordienti/under 13 (allenati da Pusceddu stesso); under 15 allenati da Francesco Grigatti; under 17 da Lorenzo Guarino e under 19 con Alessandro Toso. La prima squadra è reduce dalla sconfitta contro il forte Michelin sport per 67 a 53 ma è il buon clima che si respira quello che preme a Pusceddu. “Ponderano è una bella realtà che è cresciuta nel corso degli anni. Ci divertiamo e c’è molta attenzione”.
L’unica pecca è il non poter giocare in casa le partite causa l’assenza delle tribune che costringono i ragazzi di Marco Monfermoso ad “emigrare” in quel di Verrone . Per chi ha costruito dal nulla un bel progetto (le prime mosse nel 2004) una bella soddisfazione, per Ponderano e per la provincia di Biella un tesoro da valorizzare.






















