Altrove, in particolare da privati, l’idea è ormai una prassi consolidata. A Biella, e precisamente alla piscina “Massimo Rivetti”, si tratta di una novità apprezzata da molti e che ne spiazza altrettanti. Negli spogliatoi della struttura comunale sono, infatti, arrivati i lucchetti; o meglio delle speciali serrature che, per la chiusura, necessitano di un lucchetto. E qui è scattata la perplessità, come la soddisfazione, degli utenti.
C’è chi accoglie con favore la nuova regola, prima di tutto per questioni di controllo e di sicurezza contro i furti sempre in agguato. Avere un proprio lucchetto infonde maggiore tranquillità, anche perché – fa notare una ragazza - le vecchie chiavi numerate che venivano consegnate alla cassa, in cambio di un documento di identità, aprivano più armadietti: “Una volta ho sbadatamente aperto un armadietto non ‘mio’, e mi sono preoccupata”, confessa. Altro miglioramento, per chi apprezza la novità, lo smaltimento della coda all’entrata.
A sentire altri, si tratta invece di un escamotage costoso che la direzione della piscina ha trovato per declinare, come espresso in passato, ogni responsabilità in caso di furto o smarrimento degli effetti personali degli utenti. C’è chi storce il naso e critica: “Sono state sostituite le vecchie serrature, ma non vengono dati i lucchetti. La piscina è comunale e, fatta una spesa, la si faccia come si deve. Il singolo deve portarsi il lucchetto da casa oppure, ed è capitato a moltissimi ignari, può comprarlo all’ingresso, alla non troppo modica cifra di 5 euro. Altro costo da includere nel servizio”. Servizio che è un disservizio, spiega una signora: “La direzione continua a togliere servizi, mettendoli a pagamento. Aumentano gli ingressi ridotti, oggi a 3,50 euro. Docce e phon, che prima erano gratuiti, necessitano, per funzionare, dell'apposita tesserina ricaricabile: la prima volta si paga 6 euro per 45 minuti di tempo spendibile. Adesso pure gli armadietti”.
Per chi non lo sapesse, dunque, alla Rivetti è bene presentarsi muniti di lucchetto (meglio se di medie dimensioni) e, naturalmente, della chiave per aprirlo. Vietato lasciare l’armadietto serrato: la direzione ha affisso cartelli, nei quali comunica che i lucchetti rimasti saranno rotti per consentire l’uso dell’armadietto da parte di altri utenti. Accolta più o meno bene la novità, resta l’interrogativo: questione di civiltà/soldi o questione di stile?
























