Nel cuore della Valle Cervo e, in particolare, nella frazione di Forgnengo a Campiglia Cervo, sorge il circolo “Ca’ d’ Pilat”, nome che dal dialetto piemontese si può tradurre con ‘Casa di Pilato’. Il circolo, di cui fanno parte circa un centinaio di soci, si affaccia sulla “Piazzetta del Gioco dell’Orso” e poggia sulla pietra viva, caratteristica che contraddistingue molte delle costruzioni presenti in Valle Cervo, per questo motivo anche chiamata “Valle di Pietra”. Qui la tradizione incontra l’impegno e la costanza di un volenteroso gruppo di donne, composto da Annamaria, Matilde, Nadia, Daniela, Gianna, Carmen, Tiziana e Chiara. Durante l’anno cuciono e confezionano vestiti e producono lavoretti fatti a mano, i cui ricavati vengono impiegati per sostenere e mantenere il circolo, luogo di importanza fondamentale per la tradizione locale. La casa, oltre che a essere un luogo frequentato da molti dei gatti sia del paese che trovatelli, non è solamente un luogo di ritrovo per questo tipo di iniziative, ma anche sede di riunione dei soci fin dalla nascita del circolo.
L’edificio è frutto di un lascito risalente all’Ottocento a favore dell’Oratorio di Forgnengo (frazione di Campiglia Cervo), che all’epoca si occupava sia della chiesa che della gestione idrica del paese. La casa è in seguito divenuta una scuola, per poi evolversi in quello che è l’odierno circolo ricreativo. Il nome “Ca’ d’ Pilat” non ha un’origine certa, ma si pensa che fosse legato all’usanza di aggiungere lo ‘stranòm’ (ovvero, ‘soprannome’) “Pilat” ai cognomi o, ancora, al rito di lavarsi le mani prima di entrare all’interno del circolo. Inoltre, sembrerebbe che vi fosse un forno laddove ora sorge l’edificio, elemento che presumibilmente potrebbe essere legato all’origine del toponimo ‘Forgnengo’.
























