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EVENTI | 30 ottobre 2025, 11:20

CNA Impresa Donna Biella, “Quella (s)volta che…”: dieci storie di intraprendenza e coraggio FOTO e VIDEO

CNA Impresa Donna Biella, “Quella (s)volta che…”: dieci storie di intraprendenza e coraggio

CNA Impresa Donna Biella, “Quella (s)volta che…”: dieci storie di intraprendenza e coraggio

Sulle note di “Wind of Change” degli Scorpions, vero e proprio inno al cambiamento, la calda voce di Nora Mello Grand ha aperto il convegno dal titolo “Quella (s)volta che...”, incontro organizzato a Cascina Oremo da CNA Impresa Donna Biella. Martedì 28 ottobre scorso, a partire dalle ore 18, dieci donne hanno raccontato in una sala gremita le loro storie di cambiamento. Molte di loro, oggi, sono imprenditrici, ma non lo erano prima che, nelle loro vite, una porta si aprisse e lasciasse intravvedere una strada diversa, altre possibilità. In alcuni casi, cambiare strada e reinventarsi è stata una necessità, altre volte una scelta, più o meno ponderata. In entrambe le circostanze, non sono mancate passione, forza, determinazione, intraprendenza, coraggio. Capacità di adattamento, anche.

La serata, introdotta dai saluti istituzionali e dai ringraziamenti di Valentina Gusella, Direttrice di CNA Biella, è proseguita con un breve intervento di Andrea Valentini, Presidente di CNA Biella, che ha rimarcato la mission di CNA Biella: «Cerchiamo di creare connessioni tra mondi diversi, che spesso non si parlano. In poche parole, siamo dei mediatori tra le imprese e la comunità di cui queste fanno parte». 

Il convegno è entrato nel vivo con i racconti delle dieci relatrici invitate, ognuna delle quali ha portato con sé almeno un oggetto, una sorta di feticcio che testimoniasse, simbolicamente, il momento in cui hanno sterzato e sono diventate qualcos'altro, qualcosa in più, perché ogni cambiamento è un arricchimento, personale e professionale.

Così, Annalisa Zegna, ex Presidente di CNA Impresa Donna Biella, ha raccontato di quando, anni fa, ha deciso di aprire la sua partita Iva e, per informazioni, si è rivolta allo sportello di CNA Biella. Da quel momento, oltre ad avviare la sua nuova attività lavorativa “in proprio”, ha avuto la possibilità di conoscere altre imprenditrici come lei e sentirsi parte di una grande famiglia.

Susanna Rovere, citando il film “Sliding doors” ha ripercorso le tappe che l'hanno portata a lasciare l'ufficio risorse umane dell'Unione Industriale Biellese, per approcciarsi al mondo del non profit, diventando prima Vicepresidente di Sportivamente e poi Presidente provinciale di Special Olympics Piemonte. Porte girevoli, dunque. Le stesse che hanno riportato nel Biellese Alessandra Eusebio, che da studentessa-lavoratrice si è laureata al Politecnico di Torino, ha cambiato pelle abbracciando una passione di famiglia, ereditata dal nonno e dal papà, quella per la fotografia. Oggi è un'affermata fotografa e videomaker. Passione e perseveranza, senza dimenticare l'incondizionato appoggio che la sua famiglia le ha sempre riservato. Ha concluso il suo intervento consigliando alla platea: «Ascoltatevi e osate!»

Particolarmente toccante la testimonianza di Nora Mello Grand, che ha avuto il grande merito di assecondare «il fuoco che mi bruciava dentro». Il riferimento era al canto, come passione ma anche come attività professionale. Il canto, e la musica, l'hanno accompagnata in giro per il mondo. Ha studiato e fatto esperienze lavorative in ambito musicale, ma poi è arrivata la sua bambina. A quel punto, ha deciso di tornare stanziale, ma anche di dimagrire, perché un improvviso infarto l'ha quasi strappata dall'affetto di sua figlia, poco più che neonata, e di suo marito. Dopo aver perso quasi 70 chili nel giro di un anno, «ho potuto iniziare a correre dietro alla mia bambina, che intanto iniziava a camminare».     

Elisabetta Costenaro è una disegnatrice tecnica per l'edilizia privata, ma ad un certo punto della sua storia professionale ha sentito la necessità di dare libero sfogo alla sua innata creatività. Provenendo da una famiglia di contadini, falegnami e sarte, ha sentito, fortissimo, il richiamo della sua terra, della sua Valle Cervo. Così è nato il progetto “Luci nel bosco”, uno spazio dedicato a chiunque voglia intraprendere attività creative e manuali all'aria aperta. «La rinascita del luogo in cui sono tornata, e che mi appartiene da sempre, è anche la mia rinascita», ha concluso.

Un ritorno alle origini anche quello di Ines Borrione, l'oceanografa... di montagna. Da Graglia a Trieste, per l'università. Poi, dopo la laurea, l'esperienza in Germania per il dottorato di ricerca. Poi una campagna oceanografica in Antartide a bordo di una nave rompighiaccio. La maternità e la famiglia, però, la convincono a cambiare le carte in tavola, a diventare “un'oceanografa fuor d'acqua”. Oggi porta nelle scuole biellesi (e non solo!) la divulgazione scientifica legata ai suoi studi e alle sue ricerche; il caschetto rosso antinfortunistico fa parte integrante del suo bagaglio esperienziale.

Carla Fiorio, invece, “impasta parole”. Laureata in economia e commercio, è giornalista, scrittrice e formatrice. Le porte girevoli della vita le hanno fatto capire che “non c'è vera svolta senza azione” e la pubblicazione, nel 2012, del libro intitolato “Human spirits e cultura d'impresa”, per i tipi dell'editore Guerini e Associati, le ha aperto nuove frontiere, prima inesplorate.

Elena Bermond Des Anbrois e Dina Pierallini, eporediese la prima, toscana la seconda, si sono trasferite nel Biellese per amore. Dopo aver cresciuto i loro rispettivo figli, dedicato per tanti anni tempo ed energie alla gestione del ménage familiare, si sono conosciute e hanno deciso di mettersi in proprio per dare libero sfogo alla loro passione: creare eventi legati al mondo dell'arte. Un po' per gioco, un po' per sfida, è nata la loro prima mostra di scultura. Molto evocativo il titolo dell'esposizione: “Nuove radici”. Il loro lavoro si fonda sul binomio emozione e relazione. «Vogliamo emozionare il nostro pubblico, facendolo incontrare e parlare con gli artisti - hanno sottolineato -, ma vogliamo anche creare reti che possano accompagnarci negli anni a venire».

C'è anche chi ha perso il lavoro e ha dovuto rimboccarsi le maniche per iniziare d'accapo... Sara Calvio è stata per vent'anni una segretaria d'azienda, ma ad un tratto la vita lavorativa le ha giocato un brutto tiro. Già appassionata di pirografia e legno, un giorno ha deciso anche lei di “mettere le mani in pasta” e dedicarsi alla lavorazione del fimo, per l'appunto una pasta modellabile, che viene “cotta” in forno per indurirla e trasformarla così in manufatti solidi e resistenti. Per lo più oggettistica varia, tra cui gioielli, bigiotteria, decorazioni e bomboniere. Anche per lei è stato fondamentale il sostegno della sua famiglia. I mercatini degli hobbisti le hanno dato la possibilità di conoscere Annalisa Zegna, allora Presidente di CNA Impresa Donna Biella, che l'ha presa per mano e le ha presentato un'altra famiglia, quella di CNA Biella.

Molto interessante anche la storia di Monica Mosca, attuale sindaca di Occhieppo Inferiore al suo terzo mandato consecutivo. Grande sportiva da giovane, ha giocato a calcio femminile per tanti anni raggiungendo ottimi livelli, poi si è laureata ed è diventata ricercatrice. Oggi, oltre ad amministrare da primo cittadino un ente locale, insegna linguistica all'Università di Scienze Gastronomiche. Tempo fa, una sera di dicembre viene contattata da un gruppo di persone del suo paese, che di lì a poco costituiranno una lista elettorale, e lei sarà candidata a diventare sindaca. «Mi piace sentirmi utile e vedere un risultato - spiega -. Nel mio ruolo di amministratore, ogni singola decisione ha un volto, ogni errore lo si paga, ogni scelta ricade su un'intera comunità, ma essere sindaca è una cosa che amo molto, anche se richiede molto sacrificio, ma riesco sempre a imparare qualcosa di nuovo, ad affrontare nuove sfide, in questo modo si rinnova sempre la mia idea di servizio e utilità per la collettività».

La sua azione amministrativa poggia le basi sul trinomio passione, senso di responsabilità e lungimiranza.

Cristina Argentero, Presidente di CNA Impresa Donna Biella, ha chiuso la serata con la sua testimonianza. Dalla carpenteria industriale, lei e suo marito Alberto sono passati alla lavorazione di un materiale d'arredo e design, utilizzato per creare fioriere, bracieri, insegne, complementi d'arredo vari che uniscono la solidità del ferro al calore delle mani che lo forgiano: «Sono un'artigiana da 38 anni - ha puntualizzato -, e in ogni esperienza raccontata dalle nostre relatrici ho ritrovato un pezzetto di quella forza silenziosa che accomuna noi donne, la capacità di trasformare le difficoltà in nuove strade. Essere una donna imprenditrice in un settore ancora molto maschile, significa dover dimostrare ogni giorno la propria competenza, determinazione e, a volte, anche la propria pazienza. Ma ogni progetto portato a termine, ogni cliente soddisfatto, ogni passaggio dall'idea alla sua realizzazione, mi ricordano che la tenacia, unita all'amore, sono la nostra forma più autentica di creatività».

All'incontro sono intervenute Monica Percelsi, Presidente CNA Impresa Donna Piemonte, Rachele Sinico, Coordinatrice di CNA Impresa Donna Piemonte e alcune rappresentanti di CNA Impresa Donna Torino.

Per il Comune di Biella erano presenti l'Assessore alle Attività produttive Anna Pisani e la Consigliera comunale Emanuela Fasson.

La serata si è conclusa con un simpatico e gustoso aperitivo offerto da CNA Impresa Donna Biella.

C.S. Impresa Donna di CNA Biella, G. Ch.

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