Il triathlon non è solo una disciplina sportiva: è la sintesi perfetta di tre mondi – nuoto, ciclismo e corsa – fusi in un’unica, durissima gara. A testimoniarlo è l’impresa di Stefano Pozzo che nello scorso fine settimana ha portato a termine il doppio Ironman di Peschiera del Garda, dopo 37 ore ininterrotte di gara.
Un risultato che parla da sé: 7,6 km di nuoto in vasca da 50 metri, 360 km in bicicletta su circuito e infine 84 km di corsa, sempre a circuito. Una prova estrema, completata con determinazione e grande soddisfazione personale.
La preparazione
Il traguardo di Peschiera non è arrivato per caso. Nel corso del 2025 Pozzo ha costruito la sua forma partecipando a eventi di rilievo, come:
- la 100 km del Passatore,
- i 14 km dell’Oceanman del lago d’Orta,
- l’Ironman Les Sables d’Olonne,
- l’Ironman di Copenaghen.
Prove che, oltre agli allenamenti quotidiani, hanno consentito all’atleta biellese di ottenere anche due personal best consecutivi sulla distanza Ironman.
Lo sguardo al futuro
Raggiunto il traguardo del doppio Ironman, Pozzo si dice pronto a riflettere su come e se continuare ad “alzare l’asticella”. Intanto non mancano i ringraziamenti: «Grazie a tutte le persone che mi hanno sostenuto, tifato e creduto in me. Spero che risultati come i miei possano spingere tante altre persone ad avvicinarsi al fantastico mondo del triathlon».
Un messaggio di sport e passione, che trasforma un’impresa individuale in esempio collettivo.

























