In risposta alle Democratiche Biellesi che affermano che l'Asl Biella non è in grado di tenersi il personale l'Azienda sanitaria risponde numeri alla mano.
La sanità in questo momento è e non può che essere un settore dinamico e in rapida evoluzione. L'assenza di stasi e di immobilità è un aspetto imprescindibile e positivo, perché le organizzazioni oggi devono necessariamente essere flessibili e veloci, anche nei cambiamenti che si rendano necessari per rispondere ai bisogni di salute della popolazione e per trovare le soluzioni via via più efficaci. Anche la mobilità dei professionisti non è un fattore confinato nel solo territorio biellese, ma al contrario globale e questo fenomeno si registra in Italia come all'estero, in ragione delle maggiori opportunità a disposizione in particolare per i medici di trovare occasioni più adatte alle loro esigenze di crescita e anche personali. Questa mobilità è a doppio senso e in molti casi ha determinato all’ASL di Biella una situazione di favore per attrattività, non solo per quanto riguarda l’Ostetricia e Ginecologia ma per altre specialità, quali Ortopedia e Traumatologia, Otorinolaringoiatria, Anatomia Patologica, Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Anestesia e Rianimazione e più recentemente per la Pediatria. Molti di questi reparti proprio in questi anni di attuazione del Piano di Rilancio hanno raggiunto il completamento del proprio organico e risultati di primo piano non solo a livello regionale ma anche nazionale.
La carenza di medici è una realtà con cui si confrontano da anni le Aziende Sanitarie di tutta Italia e che a partire dal periodo della pandemia ha dato origine a iniziative che hanno trovato attuazione come mai prima di allora. Sono entrati in vigore decreti che hanno ampliato l'accesso al mondo del lavoro agli specializzandi in formazione, sono state emanate norme che favoriscono l'ingresso nel nostro Paese di professionisti di nazioni extra europee, così pure a livello regionale sono stati pubblicati avvisi per prestazioni d'opera intellettuale per medici in pensione e da parte delle Aziende Sanitarie si è incrementato il ricorso all'avvio di convenzioni proprio per sopperire alle rispettive difficoltà e venirsi incontro. L'ASL di Biella, forse perché la più piccola del Piemonte, è sempre stata una palestra e quindi una fucina nella quale si sono formati e si sono distinti professionisti di riconosciuta capacità; in questo momento diverse figure apicali che occupano ruoli di primo piano all'interno delle Aziende Sanitarie piemontesi sono di provenienza biellese o hanno fatto esperienza proprio qui.
Quindi l'analisi sull'ASL di Biella va fatta all'interno del contesto generale e dal confronto con le altre Aziende. Questo è importante, in quanto in ogni occasione l'ASL BI ha sempre condiviso e fatto presente lo scenario generale di complessità, ma il confronto con il territorio nazionale, oltre a far emergere le comuni difficoltà, ha rilevato solo lo scorso anno risultati oggettivi da parte di strutture e professionisti che non sono solo riconducibili ad un reparto, ossia quello di Ostetricia e Ginecologia, che viene giustamente citato nella lettera ma ad una pluralità di settori, che hanno intrapreso un percorso di crescita proprio in questi ultimi anni di attuazione del Piano di Rilancio.
La strategia messa a punto nell’autunno del 2021 per il triennio 2022-2024 e portata avanti nel corso del 2025 per promuovere il rilancio dell’ASL BI, ha permesso ad un’Azienda Sanitaria, come l’ASL di Biella, la più piccola del Piemonte e in posizione fortemente decentrata a livello logistico, di conseguire risultati e riconoscimenti che la allineano a centri di maggior importanza e dimensione, nonostante la congiuntura non semplice che in questi anni sta attraversando la sanità pubblica italiana.
Entrando più nel dettaglio, la Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia ha registrato anche un miglioramento dell’attrattività del 17,5% rispetto al 2023, confermandosi una delle strutture in crescita per quanto riguarda la capacità di attrarre pazienti anche da fuori ambito territoriale. Nel 2024, la Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia è risultata sempre dai risultati registrati da AGENAS nel PNE 2023 dodicesima in Italia, prima in Piemonte, per qualità assistenziale della diade mamma-bambino. Nel 2024 l’ospedale di Biella si è confermato per il secondo anno consecutivo tra i migliori presidi sanitari del Nord Italia e del Piemonte che si sono distinti in ambito cardiologico. La Struttura Complessa Cardiologia dell’Ospedale di Biella è risultata tra i primi ospedali del Nord Italia e tra i primi tre centri in Piemonte. Questo risultato per due anni consecutivi è certamente un indicatore positivo anche rispetto al progetto di realizzazione della quarta Sala Ibrida del Piemonte a Biella. Presso la Cardiologia del presidio biellese nel 2023 sono stati trattati 121 pazienti con infarto STEMI. La Cardiologia ha inoltre evidenziato una crescita significativa, con un aumento dei casi del 29% rispetto allo stesso anno.
Sempre nel 2024, la Struttura Complessa Ortopedia e Traumatologia dell’ASL BI è risultata tra i Presìdi sanitari italiani che si sono distinti a livello nazionale nell'ambito del Programma Nazionale Esiti 2024 a cura di AGENAS: in particolare, in riferimento alla percentuale di pazienti (con età uguale o maggiore ai 65 anni) con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 48 ore in regime ordinario. A livello regionale l’Ortopedia biellese è quarta assoluta, con uno scarto minimo dall’Ospedale terzo classificato, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore di Novara, e addirittura prima in Piemonte per pazienti presi in carico residenti nel territorio provinciale. A livello nazionale il reparto biellese compare tra i primi 10 in Italia che nel triennio precedente non erano arrivati alla soglia del 60%, ma che nel 2023 hanno migliorato in modo netto la propria performance, raggiungendo e superando il 75%, a fronte di una media nazionale del 56%.
Per quanto riguarda l’incremento delle prese in carico di pazienti over 65 anni fragili da parte di Medici e Infermieri attraverso le varie forme delle cure domiciliari a ottobre 2024 l’ASL BI ha raggiunto, e superato, l’obiettivo fissato dalla Regione Piemonte che prevedeva il raggiungimento del 12% di prese in carico di cittadini over 65 e arrivando a dicembre 2024 ad oltre il 15% e nel corso di tutto il 2025 fino ai primi mesi del 2026 sta seguendo le attività preparatorie alla realizzazione della Case e dell'Ospedale di Comunità. Per quanto riguarda il 2025, solo in termini di numero di prestazioni aggiuntive, ossia quelle garantite ai cittadini biellesi oltre a quelle già programmate nell’ambito del servizio Sanitario Nazionale, ed eseguite in orario pomeridiano, serale e nei fine settimana fino al 30 maggio, l’ASL BI è risultata quinta in Piemonte con 3.879 tra visite ed esami ed interventi eseguiti, dopo Città della Salute e della Scienza di Torino, ASL Città di Torino, Mauriziano, ASL TO 4 che ha un bacino di popolazione triplo rispetto all’Azienda Sanitaria di Biella. Dal 2021 l’ospedale di Biella è stato incluso nella classifica dei migliori ospedali italiani redatta da Newsweek. Nel 2024 si è posizionato al 5° posto a livello regionale e all'89° a livello nazionale. Questo risultato testimonia l'impegno e la professionalità del personale dell'Azienda Sanitaria.























