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ATTUALITÀ | 15 dicembre 2025, 09:00

Uragano adolescenza, a Biella un convegno in Ospedale sull’aggressività in età adolescenziale

Oltre 130 professionisti hanno partecipato all’incontro con relatori provenienti da aziende piemontesi ed extra-regionali per approfondire il fenomeno e gli interventi possibili dal punto di vista sanitario e giuridico.

Uragano adolescenza, in Ospedale a Biella un convegno sull’aggressività in età adolescenziale

Uragano adolescenza, in Ospedale a Biella un convegno sull’aggressività in età adolescenziale

Nelle scorse settimane, presso la sala convegni dell’Ospedale di Biella si è tenuto il convegno “Uragano adolescenza: update sull’aggressività”, appuntamento dedicato a Neuropsichiatri infantili, Psichiatri, Pediatri, Psicologi, Infermieri, Avvocati, Assistenti sociali ed Educatori. Si è trattato di un’occasione per approfondire e conoscere gli interventi innovativi ad oggi disponibili per affrontare l’aggressività in età adolescenziale, a cui hanno partecipato oltre 120 professionisti. 

Presidenti del convegno sono stati la Dott.ssa Marina Patrini, Direttore S.C. Neuropsichiatria Infantile dell’ASL BI e il Prof. Paolo Manzoni, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e della S.C.D.U. Pediatria ASL BI. Tra i relatori era presente il Prof. Ugo Sabatello, Neuropsichiatra dell’Università La Sapienza di Roma. Il convegno ha seguito un approccio multidisciplinare, analizzando l’aggressività giovanile sia dal punto di vista clinico che da quello giuridico. “È sempre più importante la multidisciplinarietà e la collaborazione tra i professionisti che si occupano della persona in età adolescenziale per dare un aiuto concreto nei casi di disagio e aggressività giovanile – ha commentato il prof. Paolo Manzoni, Direttore S.S. Pediatria ASL BI – “ricordandosi che non è solo il giovane ad avere bisogno del nostro aiuto, ma anche i genitori e gli adulti di riferimento, figure che spesso non hanno gli strumenti per attivare una risposta adeguata a situazioni complicate e che necessitano quindi di altrettanto sostegno e aiuto”.

Attraverso la condivisione dei più recenti approcci innovativi in salute mentale e l’analisi di esperienze concrete, il convegno ha fornito ai professionisti gli strumenti per: identificare precocemente i segnali di rischio e riconoscere i campanelli d'allarme; aggiornarsi sulle terapie e approfondire le metodologie d'intervento più efficaci e validate scientificamente; creare una rete di confronto e scambio tra professionisti di diverse discipline per favorire la nascita di nuove collaborazioni e progetti di ricerca. “L’idea alla base del convegno nasce dai riscontri che riceviamo dai pazienti, uniti ai fatti di cronaca sempre più frequenti che riguardano episodi di aggressività in cui sono coinvolti i giovani” – ha commentato la dott.ssa Marina Patrini, Direttore S.C. Neuropsichiatria Infantile dell’ASL BI “I tempi e i modi di reagire alle esperienze quotidiane sono cambiati, anche in relazione al luogo di provenienza della persona, che influisce sulle risposte che vengono messe in atto, è quindi sempre più necessario avere una formazione specifica e aggiornata per aiutare i ragazzi e le loro famiglie”.

Durante il convegno sono intervenuti professionisti dell’ASL BI e di altri Centri piemontesi ed extraregionali; in particolare nella prima sessione, moderata da Marina Patrini e dall’Avvocato del Foro di Asti Filippo Testa, sono intervenuti: Ugo Sabatello, che ha parlato delle fasi di sviluppo degli adolescenti, analizzando da dove e come nasce il gesto violento; Giovanni Ziccardi, Professore Associato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano ha affrontato le opportunità e i rischi che il mondo online può offrire ai minori, con un particolare riferimento alle implicazioni dell’intelligenza artificiale; Rebecca Daniotti, Antropologa clinica del Centro di Riabilitazione Psicologica Recovery for Life ha trattato l’argomento aggressività da un punto di vista antropologico; Valentina Molinelli, Coordinatore Clinico Recovery for Life Pavia e Giovanna Cuzzani, Direttrice Sanitaria Recovery for Life hanno analizzato i vari tipi di aggressività e i tratti antisociali; Gianna Davì, Neuropsichiatra infantile ASLBI ed Elisabetta Galli, Psicologa autismo infantile ASL BI, hanno illustrato l’inquadramento dei disturbi della condotta.

La sessione pomeridiana, moderata da Renata Brigatti, Direttore Neuropsichiatria Infantile ASL Novara e Stefania Vozza, Direttore Neuropsichiatria Infantile ASL VCO ha visto come relatori: Lorenzo Somaini, Direttore Ser.D ASLBI, che ha parlato della relazione tra aggressività e dipendenza in età adolescenziale; Manuel Dario Blanco, Psichiatra S.C. Neuropsichiatria infantile ASLBI, partendo da esperienze concrete registrate in un servizio territoriale ha mostrato il trattamento farmacologico nei casi di aggressività; Gianluca De Francesco, Psicologo S.C. Neuropsichiatria infantile ASL BI, ha illustrato le strategie e modalità di intervento nei casi di aggressività verso gli operatori.

“Questo convegno ha proposto contenuti di alto valore e ha saputo restituire la complessità del mondo adolescenziale attraverso punti di vista differenti e complementari – hanno commentato Roberta Tanzi, Presidente Associazione Bambino In Ospedale (ABIO) e Elena Condelli, Responsabile Volontari ABIO - ABIO Biella ha messo a disposizione quaderni e penne per il convegno per testimoniare simbolicamente la propria vicinanza al tema, in questo momento, particolarmente attuale ed importante. Ringraziamo la dott.ssa Patrini e il prof. Manzoni per aver invitato ABIO a partecipare: il mondo dell’adolescenza è parte della formazione permanente dei nostri volontari e questo convegno ci ha offerto ulteriori spunti di riflessione che porteremo all’interno dell’associazione e che sono utili a comprendere meglio i ragazzi con cui sempre più spesso entriamo in contatto nel reparto di Pediatria dove prestiamo servizio”.

c. s. ASL Biella g. c.

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