Le attività di indagine hanno permesso di accertare che gli autori del tentato furto con “spaccata”, avvenuto la notte tra il 17 e il 18 giugno scorso, si sono resi protagonisti di numerosi altri colpi ai danni non solo del Glamour ma anche di altri locali cittadini. I 4 responsabili individuati hanno attuato uno schema ben preciso: approfittando delle ore notturne, sfondavano vetrine e saracinesche per introdursi nei locali e impossessarsi di denaro contante e altri bene di valore.
A incastrare i responsabili è stato un dettaglio tanto piccolo quanto eloquente: il tatuaggio di uno degli autori ripreso dalle telecamere di sorveglianza durante uno dei colpi. Quel particolare, confrontato con i profili già noti alla forze dell’ordine, ha permesso agli investigatori di dare un nome e un volto al responsabile e, così, di risalire rapidamente anche agli altri componenti della banda.
Sei risultano essere gli episodi che hanno visto coinvolto il Glamour. Il primo avvenuto il 3 maggio, quando i rei si sono introdotti nel locale danneggiando la porta posteriore e hanno rubato un pc fisso del valore di 1500 euro, due palmari per le comande del valore di 2000 euro, 600 euro in contanti e varie bottiglie di alcolici. Solo dopo due giorni, il 5 maggio, in due momenti diversi della giornata, è avvenuto il secondo episodio. Questa volta è stato asportato un ipad del valore di 1000 euro, 600 euro in contanti e varie bottiglie di alcolici. Nuovamente, l’8 maggio, i malviventi, passando dal cortile del locale, hanno sottratto il fondo cassa. Bottino più misero, invece, quello del 2 giugno quando ad essere rubata è stata “solo” una bicicletta. Arriviamo, infine, agli ormai conosciuti fatti della notte tra il 17 e 18 giugno.
Il Glamour non è stato l’unico locale ad essere stato preso di mira dal gruppo dei malviventi. Sempre con lo stesso metodo, infatti, sia il 6 giugno che il 14 giugno due locali cittadini sono stati danneggiati e derubati di alcolici e fondo cassa per un totale di pochi migliaia di euro. Inoltre, il 5 giugno, sono stati causati ingenti danni in una stazione di servizio. In quell’occasione, i malviventi, utilizzando come ariete un’auto risultata rubata in Piazza Vittorio Veneto, hanno infranto la porta a vetri per introdursi nel locale. Una volta dentro hanno tentato invano di appropriarsi del contenuto della cassaforte all’interno dell’accettatore di banconote, ma sono riusciti invece a sottrarre tabacchi e contanti nell’attiguo bar.