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ATTUALITÀ | 11 giugno 2025, 11:01

Aperto il nuovo ponte provvisorio sul torrente Oremo a Pollone, Ramella Pralungo e Tha: "Tempi record, grazie a tutti" FOTO e VIDEO

Dalle 9 di oggi si può circolare a senso unico alternato regolato da un semaforo. Il progettista: "Il risultato è non merito di una singola componente ma del gruppo che ha lavorato in modo coeso e senza star lì a pensare di non bagnarsi la testa"

A meno di due mesi dal crollo parziale del ponte sul Torrente Oremo, è stato ufficialmente oggi mercoledì 11 giugno alle 9 aperto al traffico il nuovo bypass provvisorio lungo la SP 502 Sordevolo–Biella. Un’opera completata in tempi record, appena 49 giorni, che ripristina un collegamento strategico per il territorio biellese.

Il 23 aprile scorso, a seguito di una violenta piena del torrente provocata dagli eventi alluvionali del 16-17 aprile, il vecchio ponte aveva subito gravi danni strutturali, rendendo impraticabile la viabilità tra Biella e Pollone. L’intervento immediato di Provincia, Vigili del Fuoco e Carabinieri ha permesso di mettere in sicurezza l’area e avviare sin da subito la progettazione di una soluzione alternativa temporanea.

La risposta è arrivata con la realizzazione di un ponte Bailey, una struttura modulare in acciaio lunga 27,45 metri e larga 6,30 metri, con carreggiata utile di 4,80 metri. Il montaggio è avvenuto tra il 30 maggio e il 1° giugno, grazie alla collaborazione tra numerose realtà di volontariato tecnico-specialistico: i “Genieri del Tau” (Interarma Varese), il Gruppo di Soccorso “Artiglieri della Centauro”, l’Associazione Combattenti e i Genieri Insubrici del VCO. A supporto anche la Colonna Mobile della Protezione Civile e il Comitato dei Volontari del Verbano-Cusio-Ossola.

Il ponte è stato varato il 3 giugno e sottoposto con successo a prova di carico il 5 giugno, che ne ha certificato la piena sicurezza strutturale. Parallelamente, sono stati completati i lavori accessori indispensabili per l’apertura al traffico: rampe di accesso, ampliamento stradale del bypass, semafori per il senso unico alternato, segnaletica e barriere protettive.

Sul ponte potranno circolare veicoli fino a 25 tonnellate, con un limite di 30 tonnellate per i mezzi di soccorso, e una velocità massima consentita di 20 km/h.

L’infrastruttura, costata circa 212.000 euro, resterà operativa per un periodo stimato tra i 6 e gli 8 mesi, il tempo necessario per completare la progettazione e avviare il cantiere di ripristino del ponte originario. Sono già in corso rilievi topografici e indagini geologiche e idrauliche, mentre nei prossimi giorni sarà convocata una Conferenza dei Servizi con Comune di Biella, Occhieppo Superiore, Pollone, Regione Piemonte e Soprintendenza per definire l’intervento definitivo. Seguirà l’indizione della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori.

"In soli 49 giorni abbiamo pianificato e realizzato un’opera strategica per la mobilità e la vita economica del territorio", ha commentato il Presidente della Provincia di Biella, Emanuele Ramella Pralungo, che per primo ha passato il ponte. La seconda auto che lo ha attraversato è invece stata quella del sindaco di Pollone, Paolo Tha: "Grazie alla Provincia, grazie a tutti, a nome di Pollone, dei pollonesi e di tutte le attività. Mi raccomando comunque di mantenere una distanza adeguata tra un veicolo e l'altro, leggete i cartelli, ci sono serie raccomandazioni da seguire".

A entrare nei dettagli è Pier Giorgio Gariazzo dello Studio GVF Biella che si è occupato della progettazione della struttura: “Il ponte poggia su dei basamenti con conglomerato cementizio con fondazioni indirette, dei micropali a lunghi 10 metri che vanno a ancorarsi in roccia. Dopodiché è stato montato sulla sede stradale. Pesa 30 tonnellate, con una grossa gru da 400 tonnellate è stato alzato e messo sul basamento. Il collaudo è stato fatto per un carico di 50 tonnellate, mentre il carico di esercizio massimo è di 25 tonnellate”. 

Si tratta di un vero lavoro di gruppo per Gariazzo: “Prima di tutto un plauso al Presidente della Provincia che ha preso delle decisioni rapide, secondo gli uffici dell'ente che si sono presi delle responsabilità e hanno agito con una rapidità inconsueta per un ente pubblico e poi lo staff dei progettisti e delle imprese che hanno lavorato anche sotto la pioggia. Pioveva sempre quindi abbiamo accelerato tutti i tempi, e il risultato è comunque non merito di una singola componente ma del gruppo che ha lavorato in modo coeso e senza star lì a pensare di non bagnarsi la testa”.


 

s.zo.

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