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ATTUALITÀ | 29 luglio 2024, 10:20

Bioglio, il caso delle 3500 fatture non registrate al centro dell'incontro tra sindaco e cittadini

Buona partecipazione al confronto pubblico, ora il Comune è di fronte al bivio: se ne parlerà in consiglio comunale.

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Bioglio, il caso delle 3500 fatture non registrate al centro dell'incontro tra sindaco e cittadini

Il caso delle 3500 fatture "non registrate" è stato l'argomento principale del confronto pubblico tenutosi sabato pomeriggio, 27 luglio, nel salone dell'ex asilo Florio, a Bioglio. “Si è registrata una buona partecipazione – confida il sindaco Lucia Acconci – con buoni riscontri da parte della popolazione. In tanti si sono offerti per aiutare il Comune, c'è stata una buona riscoperta del senso civico”.

Il tema specifico è stato portato all'attenzione dell'opinione pubblica proprio dalla stessa Acconci che, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera ai suoi concittadini per spiegare la situazione in cui versa il Comune. “Pochi giorni dopo dal mio insediamento, si è appurato che, da un accesso informatico alla banca dati del sistema della contabilità comunale, ci sono circa 3500 fatture non registrate e ciò significa che non sono correlate ad un impegno di spesa – sottolinea Acconci nella lettera – Questo indica che ci sono debiti non pagati negli anni passati di importo consistente che si definiscono 'debiti fuori bilancio' e necessitano di una ricognizione, oltre all'adozione di una delibera consigliare”.

Secondo il primo cittadino si è di fronte “alla possibilità che il debito del Comune da 1.161.755,92 euro aumenti di ulteriori centinaia di migliaia di euro e che quindi l'importo da versare in 20 anni aumenti a sua volta di diverse migliaia di euro”. L'amministrazione si trova di fronte ad un bivio. “Andare in consiglio comunale, fissato alle 19.30 di domani, 30 luglio, prendere atto che il Comune versa in una situazione debitoria così grave da essere in dissesto con tutto ciò che ne conseguirebbe, con decadenza dell'amministrazione comunale e nomina di un commissario prefettizio – spiega il sindaco Acconci – Oppure esercitare il diritto che mi viene attribuito dalla legge e rimodulare il piano di riequilibrio. Entrambe le possibilità, la prima in maniera più pregnante rispetto alla seconda, comporteranno grandi sacrifici per i cittadini; per questo, è doveroso parlarne e confrontarsi su un tema così delicato”.

Tra le ipotesi sollevate durante l'incontro, ci sarebbe la possibilità di mettere in vendita alcuni beni immobili di proprietà comunale.

g. c.

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