Riceviamo e pubblichiamo:
“I sottoscritti consiglieri comunali dei gruppi Partito Democratico e Biella C’è hanno preso atto del comunicato stampa con cui la maggioranza al governo della Città ha chiesto le dimissioni di Greta Cogotti dalla carica di vicepresidente del Consiglio Comunale, a seguito della nota vicenda relativa al suo post su Facebook a proposito della proposta di intitolare a Silvio Berlusconi l’aeroporto di Milano Malpensa.
Al di là dell’usuale greve e vittimistica retorica cui la destra cittadina ci ha da tempo abituati, nella sostanza respingiamo nel modo più fermo la richiesta di dimissioni; la vicepresidente Cogotti è una giovane donna che da sempre svolge attività politica a sostegno delle donne, delle minoranze e delle fasce sociali più deboli, ed è cresciuta nella stagione del berlusconismo, caratterizzata come noto da valori ben diversi, da una costante strumentalizzazione delle donne e da quella mascolinità tossica che rappresenta la negazione in sé dei valori in cui da sempre crede e che condividiamo.
Il suo post sarcastico ha riflesso null’altro che un profondo e legittimo dissenso politico per una proposta sicuramente provocatoria e divisiva, che rappresenta peraltro un unicum per gli aeroporti italiani, mai intitolati a politici con la sola eccezione dell’aeroporto Sandro Pertini, indimenticato presidente della Repubblica. Il ruolo di vicepresidente del Consiglio Comunale non le impedisce di esprimere opinioni politiche personali anche forti, e non è da quello che si può valutare la sua imparzialità nella conduzione del Consiglio nei momenti di assenza o impedimento del Presidente.
La nostra città ha peraltro avuto un presidente del Consiglio Comunale, l’attuale sindaco Marzio Olivero, che non ha mai avuto remore ad abbandonare lo scranno della presidenza per intervenire a gamba tesa nel dibattito consigliare a difesa delle posizioni della maggioranza di cui faceva e fa parte; questi sono gli elementi da considerare per valutare l’imparzialità di un vicepresidente del Consiglio Comunale, non altri. Stupisce piuttosto, e si respinge con fermezza, il tentativo della maggioranza di censurare le dichiarazioni e l’operato dell’intero gruppo consiliare del Partito Democratico, richiedendo l’intervento della sua segreteria provinciale; se la maggioranza cittadina ha problemi col dissenso, bene farebbe a riflettere al proprio interno sui valori della Costituzione, sulla quale peraltro il sindaco ha giurato”.
Fulvia Zago, Paolo Furia, Paolo Rizzo e Andrea Basso (Partito Democratico)
Marta Bruschi, Sara Novaretti e Riccardo Bresciani (Biella C’è)