Da Cavaglià si mette in cammino sulla via Francigena percorrendo 900 km di percorso in 36 giorni, con destinazione finale piazza San Pietro, a Roma.
È la storia di Mauro Vercellone, 68 anni, appassionato di trekking e cammini che, ai taccuini di Newsbiella, ha raccontato la sua impresa: “Non avevo mai vissuto l'esperienza della via Francigena. E pensare che si trova a pochi passi da casa mia – confida sul treno di ritorno per Biella – ma il 28 maggio scorso mi è scattato questo desiderio. Così, dopo aver preparato lo zaino, sono uscito di casa, ho lasciato il portone d'ingresso alle spalle e ho cominciato a camminare. Passo dopo passo”.
Non è il primo cammino che affronta in solitaria, lontano dagli amici e dagli affetti più cari. “Oltre a quello di Santiago, noto in tutto il mondo, ho alle spalle anche la Coast to Coast (dall'Adriatico al Tirreno a piedi ndr) e diversi percorsi in Albania. Seppur diversi tra loro, hanno saputo regalarmi momenti indimenticabili”. Stavolta, lungo la Francigena, Vercellone ha avuto modo di confrontarsi e incontrare molti pellegrini. “Per lo più stranieri – sottolinea – profondamente affascinati da questa prova. È stato lodevole il tentativo di alcuni di provare a parlare in italiano proprio per condividere le proprie sensazioni”.
Per Vercellone, infatti, affrontare un cammino è un momento “di profonda meditazione. Si ha modo di riflettere su se stessi, staccando dal tran tran quotidiano. Si trova una certo benessere interiore”. Tuttavia, non sono mancate alcune situazioni di enorme difficoltà. “Penso solo al Passo della Cisa dove ho camminato sotto la pioggia per un giorno intero – ammette – Il terreno era scivoloso, ho dovuto rallentare per evitare infortuni. A questo si aggiungono i 33 chilometri di duro percorso da San Quirico d'Orcia a Radicofani. È stata dura ma l'affetto e il sostegno dei miei familiari, sempre in contatto con chiamate e messaggi, mi hanno dato forza e coraggio”.
Piacevole l'accoglienza di ostelli, monasteri ed edifici parrocchiali, incrociati lungo il tragitto. “Mi hanno ricevuto con enorme calore – dichiara - Conserverò nel cuore la loro generosità”. Infine, quale sarà la prossima avventura? “Ci stavo giusto pensando – conclude – Sicuramente il cammino di San Francesco in Umbria, con passaggi ad Assisi e Roma”.