Due episodi distinti, avvenuti nella giornata di ieri presso l’Ospedale di Ponderano, riportano l’attenzione sulla delicata condizione in cui operano quotidianamente medici intenti a prendersi cura delle persone in difficoltà. Domenica 13 aprile presso il Pronto Soccorso, il personale è stato costretto a fronteggiare situazioni difficili non soltanto da un punto di vista clinico, ma anche relazionale e di sicurezza.
Nel primo caso, il medico del pronto soccorso ha segnalato la presenza di due soggetti che si intrattenevano senza motivo nella zona di accesso, disturbando ripetutamente il normale svolgimento delle attività sanitarie. Nonostante vari tentativi di allontanamento, i due sono stati allontanati solo con l’intervento dei Carabinieri. In seguito è emerso che uno dei due soggetti era già noto alle Forze dell’Ordine, mentre il secondo era privo di documenti d’identità e pertanto è stato invitato formalmente a fornire le proprie generalità presso la Questura di Biella, entro 7 giorni.
Nel secondo caso, invece, presso la triage dell’ospedale una coppia pretendeva che la figlia in codice bianco fosse visitata con urgenza, minacciando verbalmente il medico presente. L’intervento tempestivo della vigilanza interna, supportata da una pattuglia del NORM e dagli agenti di Mongrando, ha permesso di riportare la calma senza ulteriori conseguenze.