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Music Cafè | 19 maggio 2024, 08:30

Riascoltati per voi: Interpol - El Pintor (2014)

disco musica

Riascoltati per voi: Interpol - El Pintor (2014)

Ventesimo appuntamento per la rubrica “Riascoltati per voi”, anche questa settimana riascoltiamo insieme un album indie: quest’oggi è la volta di “El Pintor” degli Interpol.

Pubblicato nel 2014 dall’etichetta discografica Matador Records, ”El Pintor" è il quinto album in studio della band indie-rock newyorkese Interpol. Fin dalle prime note, si percepisce che le atmosfere cupe e malinconiche ti avvolgeranno in un abbraccio oscuro e affascinante, così come la voce espressiva di Paul Banks e le chitarre graffianti sono in grado di creare un'opera suggestiva e vibrante. Le danze si aprono con "All the Rage Back Home", un brano dalla melodia dark ma con la classica energia post-punk che cattura immediatamente l'attenzione con il suo ritmo incalzante ed il suo ritornello che ti entra in testa e da lì non esce più.

Riff ipnotici mescolati alla suadente voce di Paul Banks accompagnano l’ascoltatore nei successivi due brani: la bellissima ballata ”My Desire”, una canzone malinconica e romantica da ascoltare a luci soffuse; così come la fantastica “Anywhere”. L'album non si limita a ripetere formule già viste: tracce come "Same Town, New Story" e "Everything Is Wrong" mostrano una voglia matta di sperimentare nuovi suoni e nuovi arrangiamenti, i quali aggiungono freschezza e originalità al sound della band.

Trovo che ne sia la prova “Ancient Ways”, dove si può ascoltare un crescendo di tensione che esplode in un finale prepotente. Sono convinto che all’intero di "El Pintor" ci sia una forte e costante coesione: ogni brano si incastra perfettamente nel contesto dell'album, essi riescono a creare un'esperienza di ascolto fluida e coinvolgente dall'inizio alla fine. La produzione è nitida e mette in risalto sia la potenza delle chitarre sia la profondità delle composizioni. Le atmosfere sono decisamente cupe e malinconiche, questo è un po’ il marchio di fabbrica degli Interpol, ed è proprio questo che mi entusiasma ogni volta che ascolto “El Pintor”. La voce di Paul Banks si è evoluta ed è molto più espressiva rispetto ai lavori precedenti.

Le chitarre di Daniel Kessler creano passaggi sonori molto interessanti, così come la sezione ritmica, formata da Sam Fogarino, fornisce una base solida impreziosita da dettagli raffinati. Prima di schiacciare play, concludo dicendo che "El Pintor" è un album maturo, di pregevole fattura e ben costruito, dimostra che gli Interpol sono una band in continua evoluzione, pronta a esplorare nuovi territori sonori senza perdere la propria identità. Un album che piacerà sicuramente ai fan degli Interpol di vecchia data, ma anche a chi apprezza il post-punk e la musica cupa in generale. Un disco da ascoltare con attenzione facendosi trasportare dalle sue atmosfere intense e coinvolgenti.

Voto: 9

Tracce: 1) All the Rage Back Home – 4:22 2) My Desire – 5:00 3) Anywhere – 3:12 4) Same Town, New Story – 4:09 5) My Blue Supreme – 3:09 6) Everything Is Wrong – 3:32 7) Breaker 1 – 4:13 8) Ancient Ways – 3:00 9) Tidal Wave – 4:17 10) Twice as Hard – 4:56 Durata: 40 minuti.

Formazione: Paul Banks (voce, chitarra e basso); Daniel Kessler (chitarra e piano) e Sam Fogarino (batteria e percussioni). Vorrei tanto conoscere le vostre opinioni personali, sono curioso di sapere che cosa ne pensate non solo di “El Pintor” ma anche degli Interpol e della loro musica. Al prossimo riascolto…

Andrea Battagin

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