Il futuro del vecchio ospedale? È nei giovani. È quanto è emerso ieri lunedì 29 gennaio, nel corso di un tavolo online convocato dall'assessore regionale Chiara Caucino sulle future sorti dell’ex ospedale di Biella. All'evento sono stati invitati a sedersi i rappresentanti di tutti i principali stakeholder della città.
Abbandonato dal dicembre 2014 per il trasloco del nosocomio a Ponderano, ad oggi l'edificio che ospitava l'ospedale in via Caraccio a Biella non ha un futuro. In tutti questi anni le ipotesi che si sono susseguite sono tantissime, da residenze per anziani, scuole di cucina, centri benessere o mercati ortofrutticoli. L'amministrazione Gentile aveva anche lanciato un concorso di idee, ma di progetti, concreti non ce ne sono.
"E' importante costruire insieme un percorso - ha esordito l'assessore Caucino - , arrivare per lo meno a definirne la destinazione del monoblocco. Inizialmente avevo coinvolto solo chi si trovava vicino all'edificio, come Cittadellarte, la Fondazione Sella, ma è un bene di tutti e per questo il tavolo è stato allargato anche ad altre realtà come il CTV e le associazioni di categoria, Ance e tante altre. L'idea che ho personalmente è quella di una "cittadella per i nomadi digitali", perchè il digitale è il futuro come lo sono i giovani stessi, e attraverso questo progetto possiamo portarne tanti a Biella".
Per la Regione i tempi sono stretti: entro 20 giorni si deve arrivare a una sintesi, quindi sedersi a un tavolo più circoscritto per arrivare al dunque.
Al tavolo era presente anche l'ASL Biella: "A settembre la Sovrintendenza ci ha dato il via libera alla vendita, ma non sono arrivate offerte - ha dichiarato il direttore generale Mario Sanò -. Il fatto è che purtroppo anche per noi è un costo, anche solo per l'IMU. Anche noi abbiamo interesse affinchè l'area venga riqualificata, solo che per quanto ci riguarda siamo debitori nei confronti della Regione di 11 milioni di euro e il complesso vale 4,5 milioni".
Concorde in un uso rivolto ai giovani Christian Clarizio, Responsabile Sellalab Biella, per il quale sono il "target più interessante", Matteo Zoccolo di NientedafareBiella lancia l'idea anche di spazi temporanei, e per Gionata Pirali presidente CNA i giovani sono "la chiave di volta": "Dobbiamo solo fare in modo di arrivare il 9 giugno, alle elezioni, in fase di progettualità avanzata, in modo tale che non si possa tornare indietro".
Frena Angelo Sacco di Confesercenti, secondo il quale pensare a un riutilizzo del monoblocco senza avere un'idea più ampia della città è difficile.
Andrea Bonifacio di ANCE Biella osa invece ancora di più lanciando il binomio giovani-sport, pensando all'ex ospedale come un college a 360° e anche Città Studi, pensa all'ex ospedale come un polo attrattore per i giovani.
Il Comune attraverso le parole dell'assessore al Commercio Barbara Greggio cambia invece prospettiva in ascolto degli ambulanti, e lo immagina come un mercato coperto.
Queste sono le idee insomma, ora toccherà alla Regione svilupparle dandole un filo logico e puntare dritto verso un'unica direzione.




















