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CULTURA E SPETTACOLI | 14 maggio 2021, 15:23

"Dal Rinascimento alla Rinascita", inaugurata la mostra che celebra Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto

La Mostra ,a cura di Silvia Evangelisti, è promossa da Palazzo Boncompagni Cittadellarte-Fondazione Pistoletto Associazione Legati al Filo e parte del Main Program di ART CITY Bologna 2021, promosso dal Comune di Bologna nell'ambito di ‘Bologna Estate’

"Dal Rinascimento alla Rinascita", inaugurata la mostra che celebra Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto

Una mostra del tutto particolare, sia per il luogo che la ospita, lo splendido cinquecentesco Palazzo Boncompagni con i suoi affreschi e la straordinaria scala a chiocciola del Vignola, sia per l'inedito rapporto che si è creato tra il Palazzo di Papa Gregorio XIII, la sua stessa figura di grande innovatore, e Michelangelo Pistoletto, uno dei massimi artisti contemporanei. È la mostra “Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto dal Rinascimento alla Rinascita”, inaugurata lo scorso venerdì 7 maggio. Uno straordinario incontro fra due uomini che in tempi diversi e in vesti diverse, hanno affrontato, riflettuto e praticato alcuni temi portanti dell'umanità. Così avviene che i cinque secoli che li separano, si annullino davanti alle opere di Pistoletto artista contemporaneo, in stretto dialogo con gli affreschi e le stanze di un luogo che fu punto di incontro, fucina di idee, di soluzioni e di risoluzioni.

La Mostra ,a cura di Silvia Evangelisti, è promossa da Palazzo Boncompagni Cittadellarte-Fondazione Pistoletto Associazione Legati al Filo e parte del Main Program di ART CITY Bologna 2021, promosso dal Comune di Bologna nell'ambito di ‘Bologna Estate’.

“Cambiamento” è la parola chiave per comprendere questa mostra, che mette in collegamento due figure così distanti tra loro, nel tempo e nello spazio. Ma che nutrono una ferma convinzione nel concetto di ‘innovazione’. In questa fase così cruciale di crisi pandemica, come quella in cui siamo immersi, la Mostra Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto dal Rinascimento alla Rinascita, ben simboleggia il tema del ‘nuovo’ e del rinnovamento. Gregorio XIII (1502-1585) fu un Papa che oltre al Cielo, guardò alla Terra. Divenne Papa a 72 anni e prima fu uomo di diritto. Fu naturalista e difensore della natura e sostenne Ulisse Aldrovandi, suo cugino acquisito, naturalista, botanico ed entomologo, realizzatore di uno dei primi musei di storia naturale, studioso delle diversità del mondo vivente, esploratore che, negli ultimi decenni del 1500e fino ai primi del 1600, si impose come una delle maggiori figure della scienza, nonché guida e riferimento per i naturalisti italiani contemporanei. Per risolvere il problema del calendario che porta il suo nome, Papa Gregorio chiamò a raccolta giuristi, teologi e matematici. E non smise mai di studiare e di confrontarsi con gli uomini di scienza, confermandosi come il ‘Papa del cambiamento’. E quello a cui questo Papa abbinò per sempre il suo nome - il cosiddetto Calendario Gregoriano - costituì un cambiamento davvero rivoluzionario.

Michelangelo Pistoletto fin dall'inizio del suo lavoro ha sposato questo termine: cambiamento. Il suo percorso artistico racconta di un artista che, invece di rimanere nella solitudine del suo studio, ha scelto di andare incontro al mondo, e di confondersi con lui, per comprenderne, dividerne, assorbirne i drammi, i dolori, le fratture, le incongruenze, e attraverso l'arte e con l'arte, trovare le soluzioni. Il superamento. Attraverso le 11opere esposte - che, si può dire, ‘abitano’ questi luoghi colloquiando e rispecchiandosi nel pensiero di chi le realizzò la mostra propone una sorta di fil rouge dell'arte di Michelangelo Pistoletto, dalle superfici specchianti degli anni '60 - virtuali limen tra rappresentazione e realtà, tra fisico e immateriale, tra natura e cultura - che parlano di partecipazione, di inclusione, e il Terzo Paradiso protagonista del lavoro artistico di Pistoletto degli ultimi decenni, ospitato nella ampia loggia d'ingresso di Palazzo Boncompagni e su cui l'artista ha fondato la sua complessa concezione filosofico-sociale sul tema della conciliazione tra estremi bipolari -natura/cultura, io/tu, naturale/artificiale -che diviene percorribile nel terzo cerchio centrale che si interpone tra i due cerchi contrapposti, creando una nuova condizione di vita sostenibile per l'uomo e il pianeta.Delle11 opere, 2sono quelle inedite (1 installazione e 1 site specific) che l’artista dedica al luogo, un omaggio postumo ma vivo a Gregorio XIII. Un omaggio alla città di Bologna, dove Pistoletto è stato sempre accolto con molto calore e interesse. E infine, un omaggio a noi cittadini di questa terra, in questo momento così cupo che solo la creatività collettiva potrà illuminare.

Date e orari Mostra: 7 maggio -18 settembre 2021, da martedì a domenica dalle ore 10-13 e 14-19, chiusura: lunedì e festivi, il mese di agosto aperta dalle ore 10-13. È indispensabile dare conferma della propria partecipazione compilando il form scaricabile su www.pistoletto.palazzoboncompagni.it (iscrizioni aperte a partire da mercoledì 5 maggio).

Redazione bi.me.

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