Cinque persone scomparse in un solo giorno, tutte segnalate mercoledì 1 giugno, alla Procura di Torino. Un dato allarmante che però, come confermano gli addetti ai lavori, si verifica ogni anno nei mesi estivi. Il fenomeno degli allontanamenti volontari (che non prevedono inizialmente l’apertura di un fascicolo d’indagine) riguarda persone di tutte le età, italiani e stranieri, con estrazione sociale diversa.
“Premesso che non esistono ricerche a lungo raggio che analizzino questo trend - spiega Vincenzo Rubino, psicologo e psicoterapeuta sistemico-relazionale - l’estate è per eccellenza il periodo dell’anno in cui mettiamo “in cantina” i ritmi e le routine che ci hanno accompagnato per tutto l'anno. I ragazzi non vanno a scuola, chi lavora si gode le ferie e, in generale, cambiamo le regole sociali e relazionali seguite durante il resto dell'anno. Se da un lato avere più tempo a disposizione rappresenta un’occasione per rilassarsi, dall’altro può diventare un momento di riflessione. Ci interroghiamo su quello che non ci piace e può capitare che le persone più fragili prendano coscienza su ciò che non vogliono e da cui vogliono fuggire: la famiglia, il lavoro, il paese in cui si risiede. Bisogna però chiedersi - conclude Rubino - quante di queste fughe siano reali rotture e quante siano invece brevi viaggi alla ricerca dell'io perduto, con la speranza di tornare indietro con maggiore consapevolezza”























