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ECONOMIA | 12 giugno 2017, 17:37

Biella: API e Associazione 015, il punto sul progetto di outlet diffuso in centro

Fotoservizio Studio Fighera

Fotoservizio Studio Fighera

Martedì scorso 6 giugno, nella sede dell'API (in via Ivrea, 70), si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dell'Associazione 015 Biella e gli aderenti all'associazione di categoria dei piccoli imprenditori. Un'occasione per parlare del progetto "In Biella Factory Stores", che da mesi tiene periodicamente banco sulla stampa locale. L'outlet diffuso nasce da un'idea che ha radici profonde, basate su attente analisi di mercato, condotte in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia. 

Nel corso dell'incontro coordinato da Franco Di Braccio e introdotto dal vice presidente di API, Maurizio Delsignore, Roberto Bonati e Stefano Mosca hanno diffusamente descritto i primi passi del progetto e fatto il punto sullo "stato di avanzamento lavori". Hanno anche cercato di fugare i dubbi di chi, a più riprese, ha posto loro una precisa domanda: "Chi ci guadagna?"

"Ho conosciuto Stefano Mosca due anni fa. - ha spiegato Roberto Bonati, titolare di una rete di vendita composta da 57 negozi che danno lavoro a circa 350 dipendenti e grande esperto di sviluppo reti commerciali - Mi ha spiegato il progetto di valorizzazione del centro storico e io mi sono messo a disposizione. Nessuno di noi ha iniziato quest'attività con l'intento di speculare, abbiamo solo pensato di mettere il nostro tempo e le nostre competenze al servizio di Biella e dei biellesi, quindi per puro spirito di servizio nei confronti della collettività. Volevamo dare un esempio di cittadinanza attiva".

Stefano Mosca ha ricordato che alla base di "In Biella Factory Stores" c'è un'attenta analisi della domanda che ha preso le mosse dai dati raccolti all'Ufficio informazioni dell'ATL: "Da anni, ormai, arrivano in città turisti interessati agli spacci aziendali sparsi sul territorio biellese. Le nostre rilevazioni su provenienza e permanenza di questi flussi turistici ci hanno permesso di fare un'indagine sulla relativa spesa pro capite e di conseguenza sull'impatto economico per il Biellese. Abbiamo così scoperto che la spesa turistica pro capite sul nostro territorio, che si attesta intorno ai 250 euro, è la più alta di tutto il Piemonte".

L'assioma è il seguente: esiste una domanda ma non esisteva un'offerta strutturata. Il passato è d'obbligo, visto che, in effetti, le prime aperture in via Italia e nelle aree commerciali limitrofe ci sono state. Ultima, per cronologia, quella del punto vendita Angelico in via San Filippo. 

Ma non si tratta solo di fare marketing territoriale, si tratta di raccontare storie di successo per vendere, ancor prima di un prodotto, il cosiddetto "brand Biella" a partire proprio dai grandi marchi del tessile biellese, diretta emanazione del nostro territorio. Il gruppo di lavoro iniziale si è ingrandito e strutturato fino ad arrivare a Bruxelles, dove si cerca di intercettare i bandi Europei per portare in città risorse economiche importanti.

Il progetto, che indubbiamente risente di qualche ritardo e rallentamento, ha comunque riscosso grande interesse ed entusiasmo tra i presenti. Unanime il coro di apprezzamento per l'impegno, la passione e la determinazione che i due relatori hanno messo nei loro rispettivi interventi. Tratto caratterizzante della serata è stato quello di una condivisione improntata alla massima sincerità e trasparenza da parte del duo Mosca-Bonati. In poche parole, il progetto 015 è vivo e vegeto, e va avanti.  

Vincenzo Lerro

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