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POLITICA | 16 gennaio 2017, 20:00

Cestovia del Camino, entro fine gennaio via libera ai primi lavori

Oltre ai 300mila euro stanziati dal Comune di Biella, ad oggi sono stati raccolti fondi per circa 77mila euro. Le donazioni sono state prorogate e potranno essere effettuate sino al complemento dell'opera. Il presidente Pollono: "La ditta che si occuperà dei lavori ha tutto l'interesse a chiudere il cantiere entro il mese di giugno"

Cestovia del Camino, entro fine gennaio via libera ai primi lavori

"Dal punto di vista operativo abbiamo interpellato aziende, raccolto una determinata quantità di fondi, portato avanti un fondamentale accordo con Comune, senza il quale la Fondazione non avrebbe nemmeno potuto pensare di iniziare i lavori, e oggi, a tutti gli effetti, siamo nelle condizioni migliori per procedere". Con queste parole Andrea Pollono, presidente della Fondazione Funivie di Oropa, ha aperto la conferenza stampa che si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 16 gennaio, a Palazzo Oropa.

"Abbiamo contattato 5 aziende, - ha continuato Pollono - ma l'unica che ha risposto positivamente, accettando anche i paletti che abbiamo imposto, è stata la CCM di Pianezza, che ha peraltro rilevato Marchisio, un marchio storico del settore. E’ la stessa azienda già intervenuta per precedenti opere e proprio per questo interessata a mantenere il suo marchio sull'impianto".

Il presidente, conti alla mano, ha snocciolato anche i numeri complessivi dell'operazione, che oggi ammontano a 450mila euro IVA compresa (più altri 15 mila euro per sicurezza cantiere, studio geologico e nivologico, studio e direzione cantiere). "Per abbassare i costi - ha poi puntualizzato Pollono - una parte della manovalanza sarà fornita dai dipendenti della Fondazione".

La prima parte dei lavori consisterà in una valutazione strutturale su tutti i componenti dell'impianto ed avrà un costo di 80mila euro: magnetoscopia della fune portante traente per verificare che non sia intaccata da ruggine o da fulmini, mentre non è prevista la sostituzione del cavo; revisione della tenuta di 12 rulliere (8 rulli per ogni rulliera) a terra; controlli non distruttivi del perno puleggia stazione monte; controlli su piloni. Per ottemperare alle ultime normative in materia di sicurezza, verrà installato un sistema di raccolta della fune nel caso di scarrucolamento. "Per effettuare queste verifiche preliminari si utilizzano sempre le componenti più stressate. Se i controlli avranno esito positivo, si procederà con la ristrutturazione tecnica che prevede interventi sulla stazione motrice a valle, sull'argano, la revisione del motore elettrico, del riduttore albero, dei freni di servizio ed emergenza. I lavori potrebbero iniziare già entro la fine di gennaio; la ditta ha tutto l'interesse a chiudere il nostro cantiere entro il mese di giugno", ha concluso il presidente.

Quanto alla raccolta fondi, Marco Cassisa ha fornito una serie di dati che confermano l'affetto dei biellesi per un pezzo consistente della loro storia di amanti della montagna: "La raccolta sta continuando, dopo la comunicazione di fine anno e la proroga che abbiamo deciso. La storia: partenza convincente, flessione nei mesi estivi, soprattutto agosto, e poi alla ripresa delle scuole estremo vigore. Anche ora con la proroga c'è stata una nuova spinta. Il progetto è stato compreso e sostenuto. I donatori, ad oggi, sono circa 2000, ma ci sono ancora tanti blocchetti in giro. Il CAI, per esempio, ne ha ancora tanti. I proventi della distribuzione ad offerta libera del calendario realizzato da Mucrone Local entrano direttamente sul conto della nostra raccolta. Attualmente dichiariamo 77mila euro, di cui 2000 solo negli ultimi 15 giorni. Stimiamo ancora 4.000 euro in giro oltre ai soldi che stanno raccogliendo gli alpini della sezione di Biella e dei quali non conosciamo ancora l'entità. Una curiosità: sono arrivati circa 1000 euro da donatori stranieri, uno dei quali addirittura canadese".

"Volevamo capire se ai biellesi interessava la cestovia. - ha dichiarato Riccardo Bresciani, consigliere comunale con delega alla Montegana - La risposta è stata assolutamente positiva. C'è una buona prospettiva per la chiusura della raccolta fondi, mentre le delibere di nostra competenza sono già stata pubblicate. Quello che in rappresentanza del Comune di Biella tengo a ricordare è che per noi la cestovia non è un punto d'arrivo. L'investimento è sulla montagna, o meglio, sulle montagne biellesi. Crediamo che questa sia la porzione del nostro territorio che può avere uno sviluppo economico più importante. Di conseguenza la cestovia dà il là a tutto quello che verrà dopo".

In questo momento, in Italia, ci sono solo 5 cestovie funzionanti, ma quella del Camino è l'unica con valenza montana e detiene anche il record altimetrico.

Vincenzo Lerro

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